Responsabile di programma: Alessandro Marrone [2]
Team di ricerca: Elio Calcagno [3], Federica Di Camillo [4], Andrea Grillo [5], Nicolò Murgia [6], Karolina Muti [7], Michele Nones [8], Gaia Ravazzolo [9], Paola Tessari [10]; Vincenzo Camporini [11], Salvatore Farina [12], Pietro Serino [13] e Stefano Silvestri [14] (consiglieri)
Il Programma Difesa, sicurezza e spazio (Dss) sviluppa in maniera integrata questi tre filoni di ricerca storici dello IAI, sui quali l’Istituto vanta pubblicazioni [15] già dalla metà degli anni ’60, adottando un approccio trasversale e interdisciplinare.
Il Programma considera sistematicamente tre aspetti tra loro complementari. Il primo aspetto, di natura politico-istituzionale, si focalizza su politiche, governance e normative promosse da governi, istituzioni e organizzazioni internazionali. Tra i temi trattati vi sono le iniziative dell’UE in materia di politica industriale, la governance spaziale europea, la postura strategica della Nato e il quadro normativo relativo alla sicurezza e alla resilienza delle infrastrutture critiche.
Il secondo aspetto è operativo, focalizzato sull’azione concreta delle Forze Armate, degli attori civili e di quelli operanti nell’ambito della sicurezza, in cinque domini: terrestre, navale – compresa la dimensione subacquea – aereo, spaziale e cibernetico. Si considerano una varietà di minacce e rischi, dagli scenari di conflitto ad alta intensità alla guerra ibrida, dal terrorismo alle operazioni di stabilizzazione, dagli eventi di natura chimica, biologica, radiologica e nucleare (Cbrn) [16] fino ai disastri naturali o causati dall’azione umana.
Il terzo aspetto è tecnologico-industriale, e comprende un ampio spettro di innovazioni tecnologiche militari, duali e civili, le dinamiche del mercato dell’aerospazio, sicurezza e difesa in Italia e nell’area euro-atlantica, le cooperazioni europee, transatlantiche e nel Mediterraneo allargato.
Il Programma considera tali aspetti all’interno di tre contesti geopolitici, che riflettono sostanzialmente i cosiddetti “tre cerchi” [17] della politica estera e di difesa italiana tradizionalmente identificati dalla letteratura scientifica.
Il contesto europeo analizzato dal Programma comprende sia il quadro istituzionale multilaterale, ad esempio UE o Esa, sia i molteplici rapporti bilaterali, trilaterali o mini-laterali che caratterizzano l’Europa della difesa e la cooperazione spaziale, coinvolgendo Paesi europei anche extra-UE.
Il cerchio transatlantico si concretizza a livello multilaterale nella Nato e a livello bilaterale nelle relazioni tra Italia e Stati Uniti, che riguardano in vario modo gli aspetti politico-istituzionale, operativo, e tecnologico-industriale.
Il contesto del Mediterraneo allargato riflette invece il concetto geopolitico, sviluppato dall’Italia, di un’ampia e diversificata area fortemente interconnessa dal punto di vista securitario, economico, energetico e demografico. In questa regione, il Programma si concentra in particolare sulle operazioni militari italiane all’estero, la sicurezza marittima, i partenariati e le cooperazioni nel campo della difesa, della sicurezza e dello spazio.
Rispetto a questi tre contesti geopolitici consolidati, per il Programma assumono un’importanza crescente l’Indo-Pacifico e l’Artico.
Tale approccio trasversale e integrato permette sia di cogliere il quadro di insieme sia di approfondire tematiche molto specifiche, tenendo sempre ben presenti le politiche di difesa, di sicurezza e spaziale dell’Italia, in una prospettiva di sistema-Paese.
A titolo di esempio, negli ultimi anni le pubblicazioni sui temi difesa, sicurezza e spazio hanno riguardato: protezione delle infrastrutture critiche [18], minacce cyber ed elettromagnetiche allo spazio [19], artiglieria [20], Italia e Alleanza atlantica [21], implicazioni strategiche della guerra in Ucraina [22], mercato europeo della difesa [23], Nato e spazio [24], missili ipersonici [25], elicotteri militari [26], dimensione subacquea [27], sistemi navali di combattimento [28], capacità dual-use [29], difesa aerea ravvicinata [30], Bussola strategica UE [31], nesso tra spazio e difesa [32], rischi e minacce Cbrn [33], difesa cibernetica [34], big data e intelligenza artificiale [35], difesa missilistica [36], accordi G2G [37], direttive UE sul mercato della difesa [38], main battle tanks [39], missioni italiane all’estero [40].
Il Programma conta su un team di ricerca composto da nove ricercatori, compresi junior e senior, e quattro consiglieri scientifici.
I progetti in corso includono studi su: difesa [41], sicurezza [42], spazio [43]