La politica estera e di difesa del governo Cameron
Il nuovo governo di coalizione britannico, guidato dal leader dei Conservatori David Cameron, ha mosso i primi passi in politica estera e di difesa. La priorità è l’Afghanistan, da cui Cameron vorrebbe ritirare le truppe entro il 2015. Pur insistendo sulla ferma volontà di difendere i percepiti interessi nazionali, il nuovo governo ha adottato un atteggiamento pragmatico e tutto sommato costruttivo nei confronti dell’Unione Europea, una conseguenza del difficile equilibrio tra la parte più euro-scettica dei conservatori e quella più filo-europea del partito di minoranza della coalizione, i Liberal-Democratici. Cameron considera il rapporto con gli Stati Uniti fondamentale e la NATO come la pietra angolare della sicurezza britannica ed europea, ma sembra pronto a ri-bilanciare la relazione con Washington rispetto agli anni di Blair, quando il Regno Unito è stato spesso accusato di condurre una politica gregaria nei confronti degli USA. A livello mondiale, Cameron è incline a rafforzare i rapporti con le potenze emergenti, a partire dall’India, e a sostenere l’economia britannica attraverso una diplomazia commerciale più attiva. La politica di difesa, compreso il deterrente nucleare, è sotto revisione, anche al fine di ridurre il deficit pubblico.
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Details
Roma, Senato, October 2010, 8 p. -
Issue
Note 19
Introduzione: il governo di coalizione
1. La priorità: l’Afghanistan
2. All’insegna del pragmatismo: la relazione con l’UE
3. La scommessa: il rapporto con vecchie e nuove potenze
4. Il dilemma: la strategia di difesa e sicurezza
Conclusione
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