Europa Mediterraneo: quale cooperazione
Il convegno sul tema «Cooperazione e sviluppo nell'area mediterranea», organizzato dall'lstituto Affari lnternazionali nel maggio '74 a Milano, è intervenuto in un momento particolarmente delicato della storia del dialogo euroarabo. Una storia difficile inserita nel quadro di avvenimenti internazionali più vasti verificatisi alla fine dell'anno precedente, dalla guerra del Kippur alla crisi petrolifera, al problema del reinvestimento delle eccedenze finanziarie create dall'aumento del prezzo del greggio. Negli interventi che riportiamo è evidente lo sforzo di arrivare ad una definizione di come le parti interessate intendano oggi il dialogo euroarabo. Superare le distinzioni tra paesi produttori e non in un'ottica che abbracci la regione mediterranea nel suo insieme, avviare un dialogo globale tra le due sponde del Mediterraneo che affronti i problemi da un punto di vista complessivo e non settoriale. Questi i temi maggiormente trattati accanto a proposte concrete di modelli di sviluppo in settori specifici. Il centro politico del dibattito è stata l'esigenza di avviare il dialogo su un piano di assoluta parità, perché per troppo tempo i paesi del sud Mediterraneo sono stati considerati in funzione dello sviluppo dei paesi industrializzati. D'altra parte vi è un interesse comune, preciso sia da parte degli europei che da parte degli arabi a dare urgentemente un contenuto reale al dialogo fra le due sponde del Mediterraneo. I motivi sono economici, evidentemente, ma anche politici: rappresentare, cioè, un interlocutore valido in quest'area cruciale ed oggi di esclusivo dominio delle due superpotenze. Il grosso interrogativo, almeno da parte europea, e che in questo convegno non ha trovato risposta, è se la Comunità dei Nove riuscirà a trovare una identità ed una politica capaci di soddisfare queste aspettative.
Proceedings of the conference "Cooperazione e sviluppo nell'area mediterranea" organised in Milan on 3-4 May 1974 by the lstituto Affari lnternazionali (IAI) in the framework of the IAI research project “Sviluppo e stabilità nell'area mediterranea” funded by the Ford Foundation. Chapters 1-2, 5-6 (Part I) and 1-2 (Part II) published also in English in The International Spectator, Vol. 9, No. 2 (April-June 1974).
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Details
Bologna, Il mulino, April 1975, 159 p. -
Issue
34
Introduzione, di Adachiara Zevi, p. 7-16
Parte prima: Il quadro politico della cooperazione
I. Per un rapporto Europa-Mediterraneo, di Claude Cheysson, p. 19-24
II. Scenario globale e cooperazione nel Mediterraneo, di Stefano Silvestri, p. 25-31
Ill. Il dialogo euroarabo: difficoltà e soluzioni, di Boutros Boutros Ghali, p. 33-38
IV. La cooperazione è scomoda, di Wolfgang Hager, p. 39-40
V. Europa, paesi arabi, Stati uniti, di Roberto Aliboni, p. 41-48
VI. Il petrolio per gli arabi, di Yusif A. Sayegh, p. 49-54
VII. Cooperazione per il petrolio, di John C. Campbell, p. 55-60
VIII. Priorità dello sviluppo economico, di Mahmoud Faroughi, p. 61-67
Parte seconda: lpotesi di cooperazione industriale
I. Sviluppo e industrializzazione, di Chedly Ayari, p. 71-80
II. Potenzialità dell'industria europea nel Mediterraneo, di Marcello Colitti, p. 81-95
Ill. Quattro ipotesi di cooperazione industriale, di Antonio Pugliese, p. 97-104
IV. Ripercussioni della riapertura del canale di Suez sull'industria petrolifera, di Alberto Clò, p. 105-115
V. lnflazione e scelte politiche, di William Zartman, p. 117-122
VI. Necessità di mutamenti nella politica europea, di Paul Klat, p. 123-125
VII. Cooperazione industriale multinazionale, di Lord Limerick, p. 127-129
VIII. Sviluppo e tecnologia, di Abdelkader Chanderli, p. 131-132
IX. Ricerca di nuove fonti di energia, di Bernard Burrows, p. 133-134
X. Sviluppo e tecnologia, di Roland Pré, p. 135-138
XI. L'esempio algerino, di M. Keramane, p. 139-142
XII. L'esperienza libica, di Hasseine Mammeri, p. 143-151
XIII. Per una Spagna democratica, di Tierno Galvan, p. 153-154
Appendice: Lista dei partecipanti al dibattito, p. 157-159