La cooperazione industriale tra Italia e paesi in via di sviluppo
La tematica del nuovo ordine economico internazionale, che i paesi in via di sviluppo hanno imposto all'attenzione nelle sedi politiche internazionali, richiede una risposta positiva non solo con prese di posizione nelle istanze multilaterali ma anche a livello bilaterale. Del resto, di un nuovo ordine non si discute soltanto: i ripetuti aumenti del prezzo del greggio e l'aggressività commerciale degli esportatori da alcuni paesi in via di sviluppo stanno già concretamente modificando la divisione internazionale del lavoro industriale. L'Italia deve quindi impostare una sua politica bilaterale di cooperazione industriale che serva al duplice scopo di appoggiare il processo di industrializzazione dei paesi in via di sviluppo e di evitare che esso abbia conseguenze disastrose per la nostra industria, la nostra occupazione, la nostra bilancia commerciale. A tal fine e necessario elaborare una strategia di cooperazione industriale che superi le concezioni limitative prevalenti in passato. Il compito di condurre questa attività è stato affidato, in forza della legge n. 38 del 9 febbraio 1979, al Dipartimento per la cooperazione economica del Ministero per gli affari esteri. La ricerca che pubblichiamo è una discussione di possibili linee per l'azione del Dipartimento anche alla luce dell'esperienza di alcuni paesi esteri.
Report prepared by the Istituto Affari Internazionali (IAI) on behalf of the Development Cooperation Department of the Italian Ministry of Foreign Affairs.
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Details
Bologna, Il mulino, October 1979, 189 p. -
Issue
50
Premessa
Introduzione
Parte prima: La cooperazione industriale con i paesi in via di sviluppo e gli scambi internazionali di manufatti
I. Concetti e strumenti della cooperazione industriale
Verso un nuovo impegno nella cooperazione industriale
Le origini «private» della cooperazione industriale
L'intervento pubblico nella cooperazione industriale
Le strutture organizzative pubbliche della cooperazione Industriale
I campi d'intervento della cooperazione pubblica allo sviluppo nel settore industriale.
Considerazioni conclusive
II. Le esportazioni dei Pvs
Esportazioni del Pvs e loro concentrazione
La struttura delle esportazioni dei Pvs. Destinazione ed origine degli scambi del Pvs
III. L'evoluzione delle esportazioni manifatturiere del Pvs
Esportazioni e produzione Industriale del Pvs
Composizione delle esportazioni industriali dei Pvs
Parte seconda: La cooperazione industriale con i paesi in via di sviluppo nell'esperienza internazionale
IV. La cooperazione industriale e il Nuovo ordine economico internazionale
L'«obiettivo Lima»
Il Piano d'azione
Il «modello» Unctad
L'«obiettivo Lima» e la cooperazione industriale
V. La cooperazione industriale nell'esperienza dell'Unido
Premessa
Caratteristiche generali
Settori di attività
Prospettive della politica di cooperazione industriale dell'Unido
VI. Il Centro per lo sviluppo industriale (Csi)
Finalità generali
Struttura interna e settori di attività del Csi
Problemi aperti per il Csi
Parte terza: La cooperazione industriale nell'esperienza bilaterale
VII. La cooperazione industriale del Canada
Premessa
I rapporti economici del Canada con il Terzo Mondo
Struttura produttiva canadese, riconversione industriale e rapporti con il Terzo mondo
La politica canadese di cooperazione allo sviluppo
Le strutture pubbliche della cooperazione allo sviluppo
La cooperazione della Cida nel settore industriale
Il Programma sperimentale per la cooperazione Industriale della Cida
Il Fondo per la cooperazione industriale: una proposta per il futuro
VIII. La cooperazione industriale della Svezia
I rapporti della Svezia con i paesi in via di sviluppo: alcuni criteri politici fondamentali
La cooperazione pubblica svedese allo sviluppo
Le strutture pubbliche della cooperazione allo sviluppo
I rapporti tra la Sida ed il settore imprenditoriale
Alla ricerca di un nuovo tipo dl cooperazione industriale
Il Fondo svedese per la cooperazione industriale con i paesi in via di sviluppo
IX. La cooperazione industriale del Giappone
Strategia industriale del Giappone e cooperazione economica col Terzo mondo
La politica giapponese dl cooperazione allo sviluppo
Le strutture pubbliche della cooperazione allo sviluppo
The Overseas Economic Cooperation Fund (Oecf)
X. Alcuni esempi di organismi finanziari operanti nell'ambito delta cooperazione industriale
Olanda: Fmo (Netherlands Finance Company for Developing·Countries)
Danimarca: lfu (The Industrialization Fund for Developing Countries)
Stati Uniti: Opic (Overseas Private Investment Corporation)
Germania federale: Kfw (Kreditanstalt für Wlederaufbau) e Deg (Deutsche Gesellschaft für Wlrtschaftliche Zusammenarbeit)
Francia: Ccce (Caisse Centrale de Coopération Économique)
Parte quarta: Criteri guida per una politica di cooperazione industriale dell'Italia
XI. Cooperazione con i Pvs e politica industriale
Il contesto nazionale della politica dl cooperazione industriale
Il contesto internazionale
Il rapporto con la politica industriale italiana
Il rapporto con la dinamica strutturale spontanea
Una strategia dinamica
Il criterio del mercato locale
Il criterio del potenziamento dell'offerta
Il criterio della ristrutturazione della domanda estera
Il criterio della stabilizzazione dell'offerta specifica
Il criterio della diversione della concorrenza
Il criterio della delocalizzazione
Conclusioni
Bibliografia
Appendice: Alcuni settori di cooperazione industriale