Le sanzioni sono attualmente uno degli strumenti di politica estera più diffusi nelle relazioni internazionali. Nonostante lo sviluppo di sanzioni mirate, le organizzazioni internazionali e gli Stati ha esteso in maniera significativa la lista di cause giustificative del ricorso alle sanzioni: dal terrorismo alla violazione dei diritti umani, dalla salvaguardia dell’integrità territoriale alle misure contro la criminalità organizzata transnazionale. In questo contesto, sembra emergere una tendenza crescente all’uso di unilaterali e extraterritoriali con effetti diretti sulle attività delle imprese europee in alcuni paesi. Il fenomeno della cosiddetta overcompliance non determina esclusivamente severe conseguenze umanitarie, ma indebolisce anche la logica complessiva delle sanzioni mirate, che ambiscono a penalizzare esclusivamente i responsabili della violazione. In particolare, l’extraterritorialità delle sanzioni degli Stati Uniti costituisce, in questa fase di trasformazioni strutturali del sistema internazionale, una minaccia alle relazioni transatlantiche, alla capacità europea di regolamentare il settore privato e promuovere l’autonomia strategica dell’Unione Europea.
L’evento è stato organizzato dallo IAI nell’ambito della partnership con Intesa Sanpaolo e si è focalizzato sull’evoluzione e l’efficacia delle sanzioni, sul loro impatto dal punto di vista umanitario e sulle implicazioni per il settore privato.