Council of Councils Third Regional Conference
Oggi il mondo ha grande bisogno di forme efficaci, legittime e innovative di governance globale, per indirizzare un sistema internazionale sempre più multipolare verso forme costruttive di azione comune su tutta una serie di questioni globali. Nessun paese può sperare di rispondere da solo alle numerose sfide presenti sulla scena mondiale - dalla crisi finanziaria al riscaldamento globale, dalla regolamentazione del commercio alla proliferazione nucleare o all’instabilità nel mondo arabo -, ma al tempo stesso forum internazionali costituiti per promuovere decisioni collettive vengono meno al loro mandato. In altre parole, alla crescente necessità di forme efficaci e legittime di governance globale fa da contraltare una sempre più carente capacità o volontà degli attori internazionali a scendere a compromessi ed a mettersi d’accordo - condizione sine qua non per un'efficace azione comune.
A pochi giorni dal vertice del G20 a San Pietroburgo - dove i leader mondiali non sono riusciti a trovare un’intesa su una serie di pressanti questioni internazionali e, in particolare, sulle scelte da fare riguardo alla crisi siriana -, l' Istituto Affari Internazionali (IAI) insieme al Council on Foreign Relations (CFR) ha organizzato una conferenza di alto livello al Ministero degli Affari esteri intitolata : "L'Europa e il futuro della governance globale".
Presenti alla conferenza erano i rappresentanti del Council of Councils (CoC), una rete internazionale di 24 think tank creata dal Council on Foreign Relations con l’intento di favorire il dialogo e il dibattito tra istituti di politica estera di tutto il mondo sullla governance globale e la cooperazione multilaterale. Lo IAI, unico think tank italiano a far parte della rete, è stato incaricato dell’organizzazione della prima delle due conferenze regionali annuali del Council. La conferenza di Roma è stata anche la prima riunione del CoC tenuta in un paese dell'UE dal lancio della rete a Washington DC nel marzo 2012.
La giornata conclusiva è stata aperta dal governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco e conclusa dal ministro degli Esteri Emma Bonino. I due relatori hanno entrambi caldeggiato una maggiore integrazione europea – sia in ambito economico che politico -. Mentre il ministro Bonino ha espresso la sua visione dell’Unione come una federazione ‘leggera’, Visco ha sottolineato come la rapida attuazione di una piena Unione bancaria europea possa essere la chiave per consolidare la stabilità finanziaria in Europa e sostenere la ripresa.
Gli argomenti discussi durante la conferenza andavano da questioni specificamente europee - la crisi dell’Eurozona , la politica energetica dell'Ue e il contributo dell'Europa alla governance globale - a questioni più globali, come i negoziati per la EU-US Transatlantic Trade and Investment Partnership (TTIP) e la US-Asia Trans-Pacific Partnership (TPP), il futuro del G20 come una sede efficace di governance e il ruolo delle istituzioni regionali e internazionali nel mondo arabo. I partecipanti hanno anche preso in esame le cinque potenze emergenti - i cosiddetti paesi BRICS - valutandone le priorità strategiche a livello internazionale e le potenzialità di contribuire alla governance globale. La maggior parte dei partecipanti ha convenuto che una grande sfida per il gruppo dei BRICS sarà quella di conciliare interessi e priorità diversi dei vari paesi. Infatti, anche se questo gruppo ha avanzato molte idee interessanti – inclusa quella della creazione di una Banca di sviluppo dei BRICS -, tuttavia è ancora troppo presto per valutare se tali strumenti saranno efficaci per affrontare problemi globali e utili alla più ampia causa della global governance.
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