The European Council and Germany: Towards an Institutional and Political Hegemony?
Proprio mentre mezza Europa sembra puntare il dito contro la Germania, il prof. Wolfgang Wessels, dell’Università di Colonia, ha affermato che, al contrario, oggi vi è una forte ‘domanda’ di leadership tedesca, nell’ambito dell’equilibrio inter-istituzionale all’interno dell’Unione europea (soprattutto per quanto riguarda il Consiglio). Una leadership, invocata per un maggiore necessità di stabilità, con cui la Germania, volente o nolente, deve fare i conti.
Il prof. Wessels, visiting professor presso il Collegio d'Europa di Bruges e Natolin e premio Jean Monnet del 2007, ha tenuto il 17 maggio 2012 presso lo IAI, nell’ambito del progetto ‘Lisboan’, una lectio magistralis sulla stabilità istituzionale nell’Ue del post-Lisbona, in particolare sul ruolo della Germania nel Consiglio europeo.
La domanda di leadership oggi è duplice, ha evidenziato Wessels: da un lato è richiesta una “transormative leadership”, flessibile, in grado di adattarsi ai cambiamenti in atto, dall’altro una“leadership in crisis”, capace di far fronte ad eventi imprevedibili provocati da fattori esterni. In entrambi i casi l’obiettivo ultimo del leader deve essere, inevitabilmente, il raggiungimento del bene comune. Fondamentale, a tale scopo, il supporto degli altri Paesi membri dell’Ue, in primis l’Italia, che devono impegnarsi a sostenere la Germania in questo processo di costruzione ed esercizio di leadership europea.
Il professore si è, quindi, soffermato sulla definizione (e sulla distinzione) dei concetti di ‘egemonia’ e ‘leadership’, sottolineando, in particolare, il carattere meramente provocatorio del primo, in quanto legato ai concetti di ‘legittimazione’ e ‘potere’, a loro volta difficilmente definibili. L’egemonia, che prevede la preponderanza di uno Stato all’interno di un gruppo, dunque, non è altro che una particolare forma di leadership, che, invece, consiste nell’interazione di coloro che, all’interno di una struttura, occupano una posizione più alta con il resto del gruppo.
La Germania da sempre mostra uno specifico interesse nell’architettura delle istituzioni europee e proprio questo suo ruolo di ‘guida’ potrebbe essere al centro di un processo di quello che Wessels chiama “integrative balance”, in cui il Consiglio europeo in particolare avrebbe un ruolo centrale.