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Il Piano Mattei e la politica italiana di cooperazione allo sviluppo

19/02/2024, Istituto Affari Internazionali | ore 11:00

Il 19 febbraio, lo IAI, in parternship con Focus 2030 e la Fondazione Compagnia di San Paolo ha organizzato una tavola rotonda a porte chiuse secondo la regola Chatham House sulle implicazioni del nuovo Piano Mattei per la politica italiana di cooperazione allo sviluppo e su come questo si inserisca nel contesto della cooperazione italiana allo sviluppo tenendo conto del più ampio contesto internazionale, compreso il ruolo della Presidenza italiana del G7.

La tavola rotonda è stata aperta da una presentazione di Lorenzo Ortona, in rappresentanza della Struttura di Missione incaricata, presso la Presidenza del Consiglio, del coordinamento del Piano Mattei. Dopo l'intervento del Consigliere Ortona, rappresentanti del Ministero degli Esteri e della cooperazione internazionale (Carlo Batori), del Ministero dell’Economia e delle Finanze (Federica Diamanti), di Cassa Depositi e Prestiti (Antonella Baldino), dell'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Riccardo Maria Rusconi) e di ENI (Lapo Pistelli) sono intervenuti per discutere di come il Piano Mattei possa coordinarsi al meglio con le iniziative e i programmi già in essere a livello sia italiano che ed europeo. Durante il dibattito si è poi discusso di una serie di questione relative alla governance del Piano, le risorse stanziate, e il ruolo che la società civile deve avere nella fase di design e implementazione dei progetti che saranno lanciati.

La tavola rotonda è stata organizzata nell'ambito del progetto Una nuova agenda per lo sviluppo: il ruolo della cooperazione allo sviluppo nella Presidenza italiana del G7 che stiamo realizzando in partnership con Focus 2030 e la Fondazione Compagnia di San Paolo per promuovere il dibattito sulla cooperazione allo sviluppo nel nostro paese, riportando l’attenzione sull’obiettivo DAC di raggiungere lo 0,7% del RNL in Aiuto Pubblico allo Sviluppo (APS), specialmente alla luce delle sfide poste da un mondo post-pandemico.

L’evento ha coinvolto circa 50 partecipanti, tra cui attori istituzionali (Ministero dell’Economia e delle Finanze, il Ministero degli Esteri e della cooperazione internazionale, esperti G7 della Presidenza del Consiglio, Cassa Depositi e Prestiti, AICS, settore privato, banche), oltre che esperti e rappresentanti della società civile.

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