Incontro del Comitato Direttivo dello IAI con Fabrizio Saccomanni
“L’Italia sta facendo molto per dare sostegno alla ripresa dell’economia, sempre restando nei limiti dei parametri europei”. Lo ha detto, in una video-intervista, il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni, che ha incontrato il comitato direttivo dell’Istituto Affari Internazionali.
Introducendo la riunione Saccomanni ha parlato della situazione italiana ed europea, della strategia per uscire dalla crisi, dei compiti degli Stati nazionali, e in particolare dell’Italia, e delle responsabilità delle istituzioni europee.
“Credo che le istituzioni europee abbiano fatto molto per farci uscire dalla crisi, ma stiano facendo ancora poco per la crescita economica a livello continentale”, ha detto il ministro. In vista delle elezioni europee del maggio 2014, “c’è una grossa sfida per rilanciare i valori fondanti dell’Unione europea, che sono anche quelli di una crescita economica, civile e sociale e di un sostegno all’occupazione”. Ancora non si avverte in Europa il cambio di clima necessario per il varo di politiche efficaci di rilancio della crescita. Si continua infatti a porre l’accento quasi esclusivamente sull’aggiustamento macroeconomico e sui “compiti a casa”.
Saccomanni ha confermato che il Governo intende avviare una stagione di riforme (spending review, privatizzazioni, etc.). Fra le priorità una riforma strutturale del sistema fiscale che cambi i rapporti tra Stato e cittadini, premiando i contribuenti leali e penalizzando quelli sleali. Le prioritarie per l’Ue sono soprattutto tre: l'Unione bancaria; il rilancio degli investimenti; e la definizione degli "accordi contrattuali" come strumento per promuovere le riforme strutturali in cambio di una maggiore flessibilità nel percorso di rientro nei parametri relativi a deficit e debito.
Per il ministro, la ripresa c'è, anche se modesta, come attestano le valutazioni di tutti gli organismi internazionali. Siamo di fronte a un'inversione del ciclo. Inoltre, progressi importanti sono già stati raggiunti nella stabilità macro-economica. In particolare il mercato dei titoli italiani è di nuovo appetibile, come dimostra il fatto che gli interessi sul debito pubblico sono tornati al livello pre-crisi.
Saccomanni si è detto anche fiducioso sulla possibilità di un accordo sulla Svizzera per il rientro dei capitali: nel mutato clima internazionale, gli Stati sono più inclini all'introduzione di misure che lo consentano e a scambi automatici di informazioni sui conti correnti. L’accordo richiederà però tempo per essere compiutamente realizzato anche perché ci sarà un periodo di transizione.
Per la presidenza italiana dell’Ue nel secondo semestre del 2014 Saccomanni ha indicato due priorità: il completamento dell’Unione bancaria e l’accordo Ue-Usa per il partenariato transatlantico su commercio e investimenti.