Russia: l'impatto del Covid 19 sul Cremlino
A distanza di tre mesi dal primo caso accertato di coronavirus, la Russia è il terzo paese al mondo per contagi. I numeri ufficiali dei deceduti rimangono stranamente bassi rispetto agli Stati europei, facendo sospettare una realtà ben più drammatica. Di fronte all’epidemia, ci si chiede come il fragile sistema sanitario nazionale stia rispondendo alla crisi. Per il Cremlino pero la posta in gioco è ancora più alta, dato che il prezzo del petrolio è in picchiata e il rublo ha perso un terzo del suo valore. Se il prezzo del petrolio dovesse rimanere al di sotto dei 40 dollari, quest’anno la Russia incorrerà inevitabilmente in un deficit di bilancio. Di conseguenza, le condizioni di vita peggioreranno e il sistema sanitario ne risentirà. Milioni di russi già sono stati colpiti dalla crescente povertà e dalla disoccupazione, nell’incertezza più totale di come sarà la loro vita dopo il coronavirus. Intanto, il referendum sugli emendamenti costituzionali per prolungare la presidenza di Putin, previsto per il 22 aprile, è stato rinviato e la ragione pare essere la perfetta corrispondenza tra coronavirus, misure di quarantena e calo del tenore di vita.
In questo webinar, vi proponiamo le analisi delle giornaliste Anna Zafesova (La Stampa, Il Foglio, Linkiesta), Giuseppe Agliastro (Ansa) e Micòl Flammini (Il Foglio) sulle implicazioni politiche, economiche e sociali per la Russia e per il Cremlino ai tempi del Covid-19.