Towards a more united and effective Europe - conferenza finale

La crisi finanziaria e la conseguente recessione economica stanno spingendo l'Europa sull’orlo del precipizio, costringendoci a porci delle domande riguardo alle possibili traiettorie future per l’UE nei decenni a venire.

La crisi dell'Eurozona ha messo in serio dubbio la costruzione dell'UE come progetto per uno spazio politico integrato, legittimo ed efficace. Da un lato la crisi ha accelerato l'integrazione istituzionale in maniera ritenuta impensabile solo pochi anni fa. Tuttavia il conseguente malessere socio-politico hanno generato forze centrifughe in tutta l'Unione. Queste tendenze stanno dando luogo ad un circolo vizioso. La sfida per gli europeisti è quella di invertire questo circolo vizioso immaginando che un futuro dove l'UE riesca a ristabilire il legame con i suoi cittadini e da lì esercitare con forza tutto il suo peso come potenza globale del 21° secolo.

Per perseguire questo esercizio di immaginazione, il progetto di ricerca 'Imagining Europe' si è posto la domanda di definire che aspetto potrebbe avere un’Europa più unità, legittima ed efficace in cinque settori chiave: la politica fiscale e monetaria; le infrastrutture e le comunicazioni; la sicurezza e la difesa; l’energia e l’ambiente; e la migrazione e la cittadinanza.

Il progetto ha impegnato un gruppo di autori provenienti da tutta l’Europa per immaginare uno scenario europeo di post-crisi. Per discutere i risultati del progetto e le possibili traiettorie future dell'UE, l'Istituto Affari Internazionali ha organizzato un evento composto da due parti. In primo luogo, una mezza giornata di presentazione aperta al pubblico, tenutasi a Roma, Venerdì 27 giugno ed inaugurata dall’ex Ministro degli Affari Esteri Emma Bonino, la quale è stata coinvolta nel progetto sin dalle origini, seguita poi da un weekend di brainstorming di alto livello tenutosi nel suggestivo borgo di Santo Stefano di Sessanio nella regione Abruzzo.