Youth and Intercultural Dialogue: Italian and GCC Voices
Le affinità superano le differenze tra i giovani europei e i loro coetanei dei Paesi arabi. Lo si è attestato all’incontro, il 14 dicembre alla Farnesina, tra una delegazione di 60 ragazzi provenienti dagli Stati arabi del Golfo e un gruppo di giovani italiani, riuniti allo stesso tavolo per promuovere un dialogo interculturale ad ampio spettro. All’evento, cui hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni italiane e del Consiglio di Cooperazione del Golfo (CCG), i due gruppi hanno scambiato idee ed esempi di buona pratica nei settori dell’imprenditoria, dell’high-tech, dell’informazione e della comunicazione.
Un confronto che ha sottolineato come esista, nel mondo contemporaneo e sempre più globalizzato, un senso di appartenenza ad una sorta di ‘cultura dei giovani’, che non conosce distanze e a cui tutti, grazie anche alle nuove tecnologie, possono dire di appartenere.
Organizzato dall’Istituto Affari Internazionali (IAI) in cooperazione con il Segretariato del CCG, con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) e il sostegno dell’Ambasciata Kuwait a Roma, l’evento, intitolato ‘Youth and Intercultural Dialogue: Italian and GCC Voices’, è il primo incontro del suo genere svolto in Italia. Pensato per favorire, attraverso i giovani, il dialogo tra Europa e mondo arabo e, in particolare, tra gioventù italiana e dei Paesi del Golfo, l’evento rispecchia anche il forte interesse dell’Italia a rafforzare il proprio legame con il Golfo, aspetto sottolineato anche dal Segretario generale del MAECI, Elisabetta Belloni, nella sua introduzione al seminario, ospitato nella Sala delle Conferenze Internazionali del MAECI.
Alle nuove generazioni viene diretto il messaggio dei due principali relatori, Nathalie Tocci, vice direttrice dello IAI e consigliere speciale dell’Alto rappresentante Ue Federica Mogherini, e Waleed Farhan Al Farhan, direttore del Dipartimento della Gioventù del Segretariato del GCC. Ciò che davvero accomuna i giovani, hanno riconosciuto entrambi, sono le sfide che il mondo di oggi mette loro davanti sul piano politico, economico e sociale. Sfide, sì, ma anche opportunità su cui misurare la propria determinazione.
Come hanno fatto due giovani imprenditori italiani invitati all’evento per condividere le loro esperienze. Antonio De Mitri, responsabile per le Partnership Strategiche della società Mind the Bridge, che aiuta le start up a crescere nel mondo, e Marco Bologna della Leeloo Srl, azienda che invece punta sul settore multimediale e, attraverso la produzione video e materiali digitali, svolge attività di consulenza informatica in vari settori, dalle nuove forme di media al campo della sanità pubblica e privata.
L’evento ha dato luogo a un fruttuoso dibattito e scambio di idee tra le due delegazioni di giovani. È l’auspicio degli organizzatori che l’evento possa rappresentare l’inizio di una più strutturata serie di incontri volti ad accrescere il dialogo e la conoscenza reciproca tra le nuove generazioni europee e del mondo arabo.
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