Responsabile di programma: Alessandro Marrone
Team di ricerca: Elio Calcagno, Maria Vittoria Massarin, Nicolò Murgia, Karolina Muti, Michele Nones, Gaia Ravazzolo; Vincenzo Camporini, Salvatore Farina e Stefano Silvestri (consiglieri)
Il Programma Difesa dello IAI studia quattro elementi complementari: le politiche adottate da governi, istituzioni ed organizzazioni internazionali nel campo della difesa; gli sviluppi militari e la cooperazione con la componente civile; le relative dinamiche di mercato, industriali e tecnologiche; lo spazio come dominio trasversale. Si tratta di un approccio integrato unico in Italia, che attualmente tiene conto della guerra russa all’Ucraina.
Nel fare ciò, la politica di difesa dell’Italia viene considerata rispetto a tre contesti geopolitici di riferimento: europeo, con particolare attenzione rivolta all’UE, ai suoi stati membri e al Regno Unito; transatlantico, con un articolato focus sulla NATO e sugli Stati Uniti; “Mediterraneo allargato”, in particolare rispetto a sicurezza marittima, missioni militari italiane e partenariati nella difesa con gli stati della regione. Tre contesti che corrispondono ai tradizionali tre cerchi della politica estera italiana.
Il team di ricercatori guida o fa parte di consorzi europei di ricerca, produce articoli, report e pubblicazioni scientifiche, organizza conferenze pubbliche e seminari a porte chiuse, è attivo sui media e social media nell’informare e stimolare il dibattito italiano ed europeo.
Il Programma Difesa ha costruito nel tempo un’ampia e solida rete di rapporti con i policy-makers nelle istituzioni italiane (Ministeri della Difesa, degli Esteri e dello Sviluppo Economico, Presidenza del Consiglio, Parlamento), UE (European Defence Agency, Commissione Europea, Parlamento Europeo) e NATO (Nato Defence College, Allied Command Transformation, Nato Public Diplomacy Division, Nato Strategic Direction South Hub), nonché con vari interlocutori dell’industria dell’aerospazio, sicurezza e difesa in Italia ed in Europa.
Istituito come Programma autonomo nel 2018, conduce la sua attività in stretta collaborazione con il Programma Sicurezza potendo contare su una tradizione IAI, lunga oltre 50 anni, di attività di ricerca sul filone sicurezza&difesa e di interazione con i decision-makers ed il dibattito pubblico.