Iai: macchina Italia ripartita ma va piu' piano della media Ue (AGI) - Roma, 7 lug. - "La macchina 'Italia' per certi versi e'
ripartita, ma ad una velocita' modesta e minore rispetto alla
media dell'unione monetaria": lo sottolinea l'Istituto Affari
Internazionali (Iai) nel Global Outlook, presentato oggi a
Roma. Il nostro Paese infatti paga non solo "il prezzo di un
passato di inazione" ma anche il fatto che "l'iniziale impulso
riformatorio, che ha caratterizzato questa legislatura, sembra
aver perso slancio". Il ritmo delle riforme del governo Renzi
infatti "non e' stato quello promesso" anche se "e' innegabile,
pero', che, in questi due anni, molteplici riforme sono state
attuate". E' ancora "insufficiente - si legge nel rapporto Iai
- l'azione dell'esecutivo, sulla concorrenza, la pubblica
amministrazione e la revisione della spesa".
Altri paesi dell'Europa, spiega il rapporto, "come la
Germania (che ha attuato le riforme negli anni duemila) o come
Spagna, Irlanda e Portogallo (che hanno dovuto fare
l'aggiustamento nel bel mezzo della crisi in cambio degli aiuti
finanziari europei) hanno potuto "sfruttare" al meglio
condizioni esogene positive (prezzo del petrolio basso, tassi
di interesse vicino allo zero e euro debole) che difficilmente
si ripeteranno, almeno non tutte assieme, in futuro. L'Italia,
invece, paga il prezzo di un passato di inazione. Inoltre,
l'iniziale impulso riformatorio - che ha caratterizzato questa
legislatura - sembra aver perso slancio. Ritardi e lacune sono
stati rilevati dalla stessa Commissione europea nelle
Raccomandazioni di maggio. (AGI)
Ila (Segue)