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AGI, 7 luglio 2016

9:30, Giovedì 7 Luglio 2016 AGI Globale Economia cod. R010052 1618 Car.
Iai: macchina Italia ripartita ma va piu' piano della media Ue
(AGI) - Roma, 7 lug. - "La macchina 'Italia' per certi versi e' ripartita, ma ad una velocita' modesta e minore rispetto alla media dell'unione monetaria": lo sottolinea l'Istituto Affari Internazionali (Iai) nel Global Outlook, presentato oggi a Roma. Il nostro Paese infatti paga non solo "il prezzo di un passato di inazione" ma anche il fatto che "l'iniziale impulso riformatorio, che ha caratterizzato questa legislatura, sembra aver perso slancio". Il ritmo delle riforme del governo Renzi infatti "non e' stato quello promesso" anche se "e' innegabile, pero', che, in questi due anni, molteplici riforme sono state attuate". E' ancora "insufficiente - si legge nel rapporto Iai - l'azione dell'esecutivo, sulla concorrenza, la pubblica amministrazione e la revisione della spesa".
   Altri paesi dell'Europa, spiega il rapporto, "come la Germania (che ha attuato le riforme negli anni duemila) o come Spagna, Irlanda e Portogallo (che hanno dovuto fare l'aggiustamento nel bel mezzo della crisi in cambio degli aiuti finanziari europei) hanno potuto "sfruttare" al meglio condizioni esogene positive (prezzo del petrolio basso, tassi di interesse vicino allo zero e euro debole) che difficilmente si ripeteranno, almeno non tutte assieme, in futuro. L'Italia, invece, paga il prezzo di un passato di inazione. Inoltre, l'iniziale impulso riformatorio - che ha caratterizzato questa legislatura - sembra aver perso slancio. Ritardi e lacune sono stati rilevati dalla stessa Commissione europea nelle Raccomandazioni di maggio. (AGI) Ila (Segue)

 

   
14:02, Giovedì 7 Luglio 2016 AGI Globale Economia cod. R010305 723 Car.
L. Stabilita': Calenda, deve avere sguardo lungo su investimenti
(AGI) - Roma, 7 lug. - "Bisogna fare una finanziaria dallo sguardo lungo sugli investimenti": lo ribadisce il ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, nel corso del suo intervento alla presentazione del Global Outlook dello Iai (Istituto Affari Internazionali). "Lo stimolo sui consumi - spiega - e' abbastanza chimerico in questa fase di incertezza. Con l'incertezza la gente risparmia e non consuma. Il salto da fare e' solo quello attraverso gli investimenti pubblici e privati, e quando dico investimenti dico incentivi". Calenda ha spiegato che non devono essere incentivi a pioggia: "sto ramazzando incentivi, e' un lavoro improbo". (AGI) Ila

 

   
14:05, Giovedì 7 Luglio 2016 AGI Globale Economia cod. R010308 1404 Car.
Brexit: Abi, banche italiane sono le meno esposte al rischio
(AGI) - Roma, 7 lug. - "I fondamentali dell'Italia e della banche italiane sono i meno esposti rispetto al rischio Brexit". Lo afferma il direttore generale dell'Abi, Giovanni Sabatini, nel corso del suo intervento alla presentazione del Global Outlook dello Iai (Istituto Affari Internazionali). "Cosa cambia dopo il referendum del 23 giugno? - spiega Sabatini - per i mercati sembra che per l'Italia sia cambiato tutto. L'esposizione del settore bancario italiano verso le istituzioni finanziarie e private della Gran Bretagna e' assolutamente limitata e inferiore rispetto a Germani, Francia e Spagna ma nel sentore dei mercati non e' cosi. Sembra come se l'Italia dopo il voto sia stata travolta da un problema gravissimo". Secondo Sabatini il problema , "che c'era anche prima della Brexit, si chiama crediti deteriorati. Grazie all'intervento del governo questo problema vedeva oggi una cassetta degli attrezzi abbastanza fornita ma i mercati la pensano diversamente. In realta non e' successo niente o poco. Il problema - conclude - e' che di fronte alla crisi o agli shock l'Europa risponde in modo balbettante, incerto e non coordinato. Non abbiamo imparato dalle crisi precedenti, come la Grecia e Cipro o il problema dei migranti che non trova adeguata risposta. Non si leggono nemmeno segnali politici come l'Austria". (AGI) Ila

 

   
14:08, Giovedì 7 Luglio 2016 AGI Globale Economia cod. R010314 1351 Car.
Banche: Abi, in Ue troppo concentrati su regole, poco su crescita
(AGI) - Roma, 7 lug. - L'attuale sistema europeo e' troppo concentrato sulla regolazione delle banche che si muove a livello micro e poco sulla crescita: e se Basilea 3 passera' come e' stata proposta ci saranno piu' problemi all'erogazione del credito. Lo afferma il direttore generale dell'Abi, Giovanni Sabatini, nel corso del suo intervento alla presentazione del Global Outlook dello Iai (Istituto Affari Internazionali). "Oggi - spiega - siamo ossessionati da una regolamentazione e da una vigilanza sempre piu' puntigliosa, che si muove a un livello micro, sul singolo intermediario e quindi non valuta l'impatto macro, in termini di crescita. E se Basilea 3 passera' come proposta creera' piu' problemi all'erogazione del credito". Succede infatti, prosegue Sabatini, che "la Bce inonda il mercato di liquidita', poi la regolazione strozza i canali in cui questo credito deve confluire". "Si evidenzia - prosegue il direttore generale dell'Abi - la debolezza dell'Ue di puntare sull'obiettivo prioritario della crescita e dell'occupazione. Il settore bancario europeo - conclude - ha fatto degli sforzi importanti per ricapitalizzarsi ma ora occorre la focalizzazione sull'obiettivo della crescita. E' necessaria una minore microregolamentazione prudenziale". (AGI) Ila

 

   
14:11, Giovedì 7 Luglio 2016 AGI Globale Economia cod. R010316 822 Car.
Ttip: Calenda, accordo molto difficile,sara' sconfitta per tutti
(AGI) - Roma, 7 lug. - Il Transatlantic Trade and Investment Partnership (TTIP), accordo di libero scambio tra Ue e Usa, probabilmente non si fara' e "sara' una sconfitta per tutti": lo dice il ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, nel corso del suo intervento alla presentazione del Global Outlook dello Iai (Istituto Affari Internazionali). "Non faremo il Ttip, sara' molto difficile, e sara' una sconfitta per tutti", dice. L'Italia intanto sul fronte dell'internazionalizzazione "deve continuare a fare quello che abbiamo fatto, cioe' Stati Uniti, Stati Uniti, Stati Uniti e poi Canada. Bisogna anche puntare sui mercati nuovi che si aprono come Cile, Peru' e Colombia. E infine sull'Iran, anche se ci sono ancora molti problemi". (AGI) Ila

 

   
15:52, Giovedì 7 Luglio 2016 AGI Globale Economia cod. R010398 1949 Car.
Ue: Mattioli, agire subito o perdiamo Europa per sempre
(AGI) - Roma, 7 lug. - "E' il momento di agire perche' se non si agisce subito questa Europa ce la perdiamo per sempre": lo dice Licia Mattioli, vice presidente per l'Internazionalizzazione di Confindustria, nel corso del suo intervento alla presentazione del Global Outlook dello Iai (Istituto Affari Internazionali).
   "Serve - spiega - una stagione di un nuovo costituente per l'Europa. La sterlina debole puo' fare del male a Paesi manifatturieri come l'Italia: bisogna affrontare subito con decisione questi temi. Ci si interroga su quando deve uscire la Gran Bretagna dall'Ue ma non si guardano i problemi dei cittadini". Secondo Mattioli anche sul Ceta, l'accordo di libero scambio con il Canada, "ci si aspettava dall'Europa una reazione di sostanza, invece abbiamo perso un'altra occasione come sistema europeo. La mia impressione e' che si guardi all'albero e non alla foresta". Parlando poi piu' in generale del tema internazionalizzazione e del quadro globale e italiano delineato dal rapporto dello Iai, Mattioli e' voluta partire da "un dato positivo: il 2015 e' stato un anno record per l'export. Si sono raggiunti 413,8 miliardi di export, pur in un anno difficile e complicato, con un +4%. Per la prima volta abbiamo fatto un'azione combinata governo e Ice. E su questo punto voglio ringraziare il ministro Calenda che, da vice ministro, e' venuto a chiederci cosa l'industria voleva per l'internazionalizzazione. Gli imprenditori, aiutati dal sistema Paese, possono fare ancora meglio". Il problema delle imprese italiane e' decidere dove andare: "e' complicato perche' ogni volta bisogna riadattare le strategie". "Il Regno Unito ci ha dato un'altra botta, con 23 miliardi di export e' quarto Paese di esportazione per l'Italia. Stiamo cercando di individuare nuove aree in cui il Paese puo' fare bene, Asean e Sud America come Cile e Argentina", conclude. (AGI) Ila

 

   
16:08, Giovedì 7 Luglio 2016 AGI Globale Economia cod. R010414 1302 Car.
Imprese: Sace, supportarle al meglio nell'internazionalizzazione
(AGI) - Roma, 7 lug. - E' necessario supportare "al meglio le imprese" nel loro processo di internazionalizzazione: lo afferma Alessandro Decio, amministratore delegato di Sace, aggiungendo che deve esserci anche piu' collaborazione con il sistema bancario. "Il quadro non incoraggiante per l'Italia e per il mondo, - afferma nel corso del suo intervento alla presentazione del Global Outlook dello Iai (Istituto Affari Internazionali) - e' caratterizzato da incertezza, minor crescita e riduzione del commercio internazionale. Bisogna rimboccarsi le maniche, il Sistema Italia ha spazi di crescita con acquisizioni di quote di mercato dell'export. E' necessario supportare al meglio le imprese italiane nello sforzo dell'internazionalizzazione". In questo quadro e' importante il ruolo di Sace che propone l'assicurazione sul rischio dell'export: "bisogna essere piu' attivi nel far conoscere il valore di questo prodotto, di questa copertura assicurativa. E' necessario pero' un diverso livello di collaborazione con il sistema bancario, l'obiettivo e' supportare il sistema Paese. Dobbiamo avere la forza e il coraggio di mettere in moto la forza Paese. Come Sace - conclude - saremo pronti a rispondere a questa sfida". (AGI) Ila

 

   
16:14, Giovedì 7 Luglio 2016 AGI Globale Economia cod. R010422 632 Car.
Imprese: Abi, sinergia Abi-Sace-Cdp per supportarle nell'export
(AGI) - Roma, 7 lug. - "E' necessario che il settore bancario, Sace e mondo della Cdp lavorino insieme e in sinergia per offrire il miglior servizio alle imprese ". Lo afferma il direttore generale dell'Abi, Giovanni Sabatini, nel corso del suo intervento alla presentazione del Global Outlook dello Iai (Istituto Affari Internazionali), rispondendo anche a un maggiore collaborazione con il sistema bancario chiesta dall'ad di Sace, Alessandro Decio. Le imprese, aggiunge, "devono avere un supporto a basso costo nel momento in cui si internazionalizzano". (AGI) Ila