The Future Is Back: The EU, Russia and the Kosovo-Serbia Dispute
Terminata la guerra fredda era opinione diffusa che il crollo dell’Unione Sovietica non sarebbero stato seguito da rapporti di rivalità con una Russia sminuita sia territorialmente che politicamente. In particolare la campagna di bombardamenti della Nato contro la Jugoslavia nel conflitto del 1999 in Kosovo ha messo in evidenza le debolezze economiche e militari della Russia, che si è opposta all’intervento ma non ha potuto far nulla per impedirlo. Dopo il conflitto l’Unione europea ha avuto sempre più influenza in Kosovo e Serbia (il principale successore della Jugoslavia) offrendo l’integrazione economica e politica e, infine, l’adesione. Di recente, tuttavia, l’influenza dell’Ue nei Balcani occidentali si è ridotta poiché molteplici crisi hanno ridotto l’attrattiva dell’Unione e le divisioni tra gli Stati membri hanno messo in discussione la credibilità del suo processo di allargamento. Sfruttando le difficoltà dell’Ue nel mantenere lo slancio per il processo di associazione di Serbia e Kosovo, la Russia ha trovato un modo per reinserirsi nella geopolitica della regione.
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Dati bibliografici
Roma, IAI, ottobre 2019, 20 p. -
In:
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Numero
19|19 -
ISBN/ISSN/DOI:
978-88-9368-111-7
Introduction
1. The EU, Russia and the Kosovo dispute
1.1 The 1998–9 Kosovo crisis
1.2 Kosovo’s declaration of independence
2. The future strikes back
Conclusion
References