Georgia’s regional policy and its relations with the EU after the Vilnius Summit
La Georgia intende portare a termine il percorso dell’accordo di associazione con l’Unione europea, firmato al vertice di Vilnius il 29 novembre e la cui ratifica è prevista nel settembre 2014.
Sono le dichiarazioni del ministro georgiano per l’integrazione europea ed euro-atlantica, Alex Petriashvili, ospite di un convegno organizzato dall’Istituto Affari Internazionali sul tema “La politica regionale georgiana e le sue relazioni con l’Ue dopo il summit di Vilnius”.
Nel suo intervento, il ministro si è concentrato su due aspetti principali: la ferma volontà della Georgia di proseguire il cammino dell’adeguamento agli standard europei e il problema della pressione politica ed economica della Federazione russa sul proprio Paese.
Ricordando le elezioni del 2012, in cui oltre l’80% della popolazione ha espresso la preferenza elettorale verso candidati pro - Unione europea, Petriashvili ha sottolineato come esse, secondo quanto rilevato dagli osservatori internazionali, si siano svolte nella completa trasparenza e correttezza.
Su questa base, il ministro ha ribadito che la Georgia condivide pienamente i valori democratici dell’Ue ed è pronta a proseguire il processo di riforme economiche e politiche che fanno da preludio all’integrazione, in un futuro non troppo lontano.
Quanto alle pressioni russe, il responsabile georgiano denuncia “un nuovo muro di Berlino”, ossia la barriera di filo spinato eretta dai russi che presidiano militarmente i confini tra la Georgia e i territori da loro occupati dell’Ossezia del Sud.
Nonostante questa pressione militare e i continui ricatti sul gas, Petriashvili è convinto che si possa raggiungere una soluzione diplomatica con Mosca attraverso il dialogo, mettendo da parte la retorica militaristica e concentrandosi su un approccio win-win capace di apportare vantaggi e competitività ad entrambe le parti.
Attrarre investimenti diretti esteri, allargare il mercato per i prodotti georgiani, rafforzare la supremazia dello stato di diritto sono i maggiori effetti positivi dell’accordo di associazione per il Paese, che ha un’occasione storica per realizzarli e cercherà in tutti i modi un compromesso con la Russia, senza dimenticare di essere uno stato sovrano che risponde solo ai suoi cittadini.
L’incontro è stato moderato da Nona Mikhelidze, ricercatrice dello IAI, e ha visto la partecipazione di un pubblico di ambasciatori e rappresentanti consolari. L’ambasciatore turco in Italia Hakki Akil si è complimentato con Petriashvili per il lavoro svolto finora dalla Georgia, che costituisce un segnale molto positivo per i Paesi vicini.