Occidente e Afghanistan, il dilemma talebani
La vitalità del jihadismo investe sia gli equilibri dell'area che va dal Pakistan al Mediterraneo, sia le condizioni di molti paesi dell’Africa, e rappresenta uno snodo crociale per il futuro degli equilibri mondiali.
Nell'articolo pubblicato oggi su Affarinternazionali, Adolfo Battaglia si chiede se il movimento talebano, una volta andato al potere in Afghanistan e destinato a rimanervi come elemento centrale dell’Islamismo politico, sia da considerare un nemico dell’Occidente o se, al contrario, costituisca una forza diversa dal jihadismo terrorista.