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Can the West Afford to Let the World Go Hungry? Overcoming Challenges to Establishing a Humanitarian Corridor in the Black Sea

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27/06/2022

Anche se le interdipendenze economiche non evitano la guerra, come testimoniato di recente dalla guerra di conquista della Russia in Ucraina, in un mondo globalizzato i costi della guerra si propagano in lungo e in largo. Bloccando i porti ucraini nel Mar Nero la Russia ha preso in ostaggio i mercati mondiali del cibo. Il conseguente aumento dei prezzi dei generi alimentari rende sempre più probabile una crisi umanitaria nei paesi più poveri del mondo; cosa che può a sua volta indebolire il sistema internazionale e creare disordini. Di recente si è discusso molto di una revoca del blocco mediante la creazione di un corridoio umanitario nel porto di Odessa. Qualsiasi tentativo in tal senso presenta dei problemi sia strategici che operativi. Eppure un’attenta analisi rivela che i costi e i rischi di un non-intervento superano i rischi dell’intervento. Per una missione di questo tipo l’opzione migliore sarebbe una forza navale internazionale, guidata dall’Ue o dai suoi Stati membri e dalla Turchia.