Natural Gas in Italy: Features and Perspectives in Light of Russia’s War in Ukraine
L’Italia è uno dei paesi dell’Unione europea che consuma più gas. Oggi sia la domanda che l’offerta di gas naturale sono incerte. Le politiche sul clima, la concorrenza di mercato e gli sviluppi geopolitici hanno spinto in parte a riconsiderare la domanda futura di gas. Che, tuttavia, rappresenta ancora il modo più rapido per eliminare gradualmente le fonti energetiche più inquinanti e rimane nel medio termine la fonte più affidabile in determinati settori, quali quelli con emissioni “difficili da abbattere”. Dal lato dell’offerta l’Italia sta valutando la possibilità di rilanciare la produzione interna e di riempire gli impianti di stoccaggio prima dei mesi invernali. Ha tentato inoltre senza sosta di assicurarsi nuove importazioni per diversificare quelle dalla Russia, in particolare con importazioni aggiuntive dai paesi mediterranei. Il nuovo panorama energetico causato dalla guerra russa in Ucraina potrebbe riconfigurare i flussi di gas, portando l’Italia a diventare un hub di transito anche per i gas decarbonizzati (ad es. l’idrogeno).
Studio preparato nell’ambito della partnership strategica IAI-Eni, settembre 2022.
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Dati bibliografici
Roma, IAI, settembre 2022, 41 p. -
ISBN/ISSN/DOI:
978-88-9368-265-7
Introduction
1. Demand side: From the golden age to uncertainty
1.1 Evolution and state of the art
1.2 Uncertainty
2. Supply side: Decline of domestic output and high import dependency
2.1 Production
2.2 Storage
2.3 Imports
3. Italy’s diversification plans: The role of Mediterranean countries
3.1 Algeria
3.2 Libya
3.3 East Med
4. Reconfiguration of European gas flows in Europe and decarbonisation
4.1 New gas flows in the short and medium term: Opportunities and challenges
4.2 Issues related to the decarbonisation pathways
Conclusion
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