A Regime Unveiled. Social and Ethno-Sectarian Tensions and Democratic Evolution in Iran
Da metà settembre 2022 l’Iran ha dovuto far fronte a un’ondata di proteste di portata nazionale da parte della società iraniana. I manifestanti chiedono giustizia per la violenza della polizia nonché la fine della discriminazione di donne, sunniti e gruppi etnici. Le proteste, autoctone e spontanee, non accennano a placarsi. Non hanno una guida centralizzata né vi è una chiara struttura di leadership, come era invece nel caso del cosiddetto “Movimento verde” del 2009. Al regime clericale restano due scelte, entrambe problematiche. Una brutale repressione rischierebbe di trasformare le proteste in conflitti etno-settari, ostacolando il paese per una generazione. In alternativa, la leadership della Repubblica Islamica potrebbe cedere e avviare un processo di riforma politica che andrebbe però contro gli interessi e l’identità dello zoccolo duro dei suoi seguaci. Supponendo che il regime riesca a piegare le attuali proteste, dovrà comunque affrontarne di simili in futuro, ed è tutt’altro che certo che possa reggere a un ciclo senza fine di disordini politici.
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Dati bibliografici
Roma, IAI, ottobre 2022, 10 p. -
In:
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Numero
22|26 -
ISBN/ISSN/DOI:
978-88-9368-267-1
Introduction
1. Countrywide protests and solidarity
2. (De-) moralising ideology
3. The sectarian angle
4. Kurds and Baluchis
5. Outlook
References