Erbil Sends Oil, Ankara Gets Trouble
Non appena i media internazionali hanno dato notizia del flusso di greggio dal Nord Iraq alla Turchia, sono stati subito espressi dubbi sulla sua legittimità, accettabilità politica e opacità. L'importazione di questo greggio è commercialmente allettante per una Turchia affamata di energia, ma anche politicamente rischiosa. La mancanza di trasparenza del governo turco sugli aspetti economici e tecnici dell'accordo energetico con il Governo regionale del Kurdistan ha dato il via ad aspre critiche all'interno del paese - particolarmente rischiose dato l'approssimarsi delle elezioni del prossimo anno. Tale accordo può inoltre minare la fiducia dei partner internazionali nella Turchia come hub energetico affidabile. La Turchia farebbe meglio a proporsi come partner per l'esportazione del petrolio e del gas iracheni, senza fare alcuna distinzione tra autorità federali e regionali. Una partnership Ankara-Erbil-Baghdad basata su relazioni energetiche normalizzate potrebbe aiutare la Turchia a costruire nuovi collegamenti energetici con l'Ue, favorendo quindi una riduzione dei prezzi del gas per i consumatori europei ed un rafforzamento delle relazioni Ue-Turchia.
Documento prodotto nell'ambito del progetto IAI-Edison "The changing regional role of Turkey and cooperation with the EU in the neighbourhood", febbraio 2014.
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Dati bibliografici
Roma, Istituto affari internazionali, febbraio 2014, 9 p. -
Numero
14|02 -
ISBN/ISSN/DOI:
978-88-98650-07-1
Introduction
1. The KRG attraction
2. Turkey's quest for energy sources
3. KRG-Turkey energy deal
4. Dispute over legislation and the constitution in Iraq
5. Opposition in the US
6. Scepticism in Turkey
Conclusion