Stalled by Division: EU Internal Contestation over the Israeli-Palestinian Conflict
A partire dal 1980 la politica europea sul conflitto israelo-palestinese è stata un indicatore importante della capacità dell’Unione di formulare una politica estera autonoma e coesa. Questo studio riflette sull’impatto dei fattori che ostacolano l’efficacia e la coerenza della politica estera e di sicurezza Ue nei confronti del conflitto israelo-palestinese. Vi è ampio consenso sul fatto che l’Ue ha un certo impatto nel sostenere lo sviluppo socioeconomico e il rafforzamento delle istituzioni in Palestina, ma il suo impatto politico è stato trascurabile. Un contesto regionale e globale sfavorevole ha reso la questione israelo-palestinese un dossier di politica estera particolarmente difficile. L'incapacità dell’Ue di sfruttare appieno la sua limitata influenza su questo conflitto è in gran parte sua responsabilità. Questo caso specifico mette in luce in modo particolarmente duro i sintomi delle carenze nel consenso interno, nella politica e nell’assetto istituzionale dell’Ue, e mostra come l’efficacia e la sostenibilità della politica estera e di sicurezza Ue siano spesso vittime del requisito dell’unità. Il risultato è uno stallo disfunzionale in cui aumenta sempre più la distanza tra dichiarazioni politiche e azione (o la sua assenza).
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Dati bibliografici
Roma, IAI, febbraio 2023, 45 p. -
In:
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Numero
JOINT Research Paper 19
Introduction: The Palestinian-Israeli conflict, a benchmark for EU Foreign and Security Policy
1. The context of EUFSP in Israel-Palestine
1.1 Relevance of the Israeli-Palestinian conflict for the EU
1.2 EUFSP in the Israeli-Palestinian conflict: Politics and policies
1.2.1 EU presence and agency in the Israeli-Palestinian conflict
1.2.2 EU Coherence and effectiveness: An analysis of constraining factors
1.3 Weaknesses and strengths of EUFSP in the Israeli-Palestinian conflict
2. Mitigating the negative effects of constraining factors on EUFSP
2.1 Working around regional and global constraints
2.2 Navigating policy divisions
2.3 Handling the politics of engagement
2.4 Improving process
Conclusion
References