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Turkey's Potential Role in the Emerging South-Eastern Mediterranean Energy Corridor

13/03/2014

Negli ultimi anni le scoperte di gas del Mediterraneo sudorientale hanno risvegliato molto interesse. La quantità stimata di riserve, anche se non significativa a livello globale, è tuttavia sufficiente per influenzare le regole del gioco a livello regionale, con la promessa di un considerevole surplus di gas disponibile per l'esportazione. Principale rotta dell'export e potenziali clienti sono questioni ancora aperte. La Turchia, con i suoi crescenti consumi di gas, la sua posizione geografica e il suo sistema di gasdotti e oleodotti, è considerata l'opzione più probabile sia come acquirente che come via di transito. L'esplorazione di risorse significative è però nelle mani di due paesi, Israele e Cipro, con i quali la Turchia ha avuto rapporti difficili, e ciò complica notevolmente la situazione. Con ottimismo è possibile pensare che tali riserve possano contribuire ad una soluzione del conflitto cipriota e alla ripresa delle relazioni diplomatiche tra Israele e Turchia. Tuttavia, le risorse energetiche sono notoriamente un'arma a doppio taglio che può condurre alla collaborazione , ma anche di conflitto. La produzione di gas troverà comunque la sua strada verso i mercati. Spetterà agli attori regionali decidere se aprirla ricorrendo ad accordi provvisori o raggiungendone invece uno permanente dal quale possa prendere avvio una cooperazione energetica regionale nel Mediterraneo orientale.

Documento prodotto nell'ambito del progetto IAI-Edison "The changing regional role of Turkey and cooperation with the EU in the neighbourhood".

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