Stronger resilience through cooperation in the Sahel. Recommendations for a coordinated EU foreign and security policy in a multi-polar landscape
Nel 2023 la crisi del Sahel è entrata nel suo dodicesimo anno assumendo una nuova, preoccupante dimensione. Gli attacchi terroristici in Burkina Faso, Mali e Niger e i successivi colpi di stato militari continuano a diffondere instabilità nell’intera regione. La competizione emergente tra grandi potenze come Russia e Francia ha ulteriormente complicato le dinamiche regionali, in particolare dopo l’arrivo dei mercenari russi del gruppo Wagner e il ritiro delle forze militari francesi dal Mali. L’Unione europea ha adottato nel 2021 una strategia integrata per la regione, ma non è ancora abbastanza preparata per reagire a questa nuova dimensione della crisi. La regione del Sahel continua però ad essere d’importanza strategica per l’Ue, sia per le dinamiche interne, in cui le preoccupazioni relative alle migrazioni si sovrappongono al crescente dibattito in seno alle società europee sugli impegni esterni, sia per le capacità di azione esterna dell’Ue nel continente africano. Le conseguenze della crisi energetica provocata dall’invasione russa dell’Ucraina hanno esacerbato la necessità dell’Europa di rafforzare la sua partnership con i paesi africani. Ma, allo stesso tempo, per il “Sud del mondo” la guerra della Russia in Ucraina ha rappresentato un’opportunità di rafforzare la propria autonomia di politica estera e il non allineamento mentre crescono le tensioni tra Occidente e Russia. Questo documento intende quindi analizzare il contesto in cui l’Ue sta cercando di attuare la sua Strategia integrata per il Sahel del 2021 prendendo in esame le sfide e le opportunità che il nuovo contesto regionale offre all’Europa per intervenire a favore della sicurezza, della pace e democrazia in Africa. In questa terza pubblicazione incentrata sulla crisi del Sahel, si sottolineano delle raccomandazioni politiche per una politica estera e di sicurezza UE coordinata nei confronti della regione. È probabile che pace, sicurezza e situazioni umanitarie continuino a rappresentare delle sfide sostanziali, e l’UE dovrebbe quindi considerare il Sahel come una cartina di tornasole per verificare la propria capacità di agire come un attore globale per la pace e la democrazia in un mondo multipolare.
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Dati bibliografici
Bruxelles, FEPS, dicembre 2023, 12 p. (FEPS Policy Briefs)