Le sfide del Mar Rosso: interessi, connettività e conflitti tra Bab al-Mandab e il Canale di Suez
La campagna militare degli Houthi nel Mar Rosso, iniziata nel novembre 2023 con l’utilizzo di missili balistici e di droni aerei e navali per attaccare navi in transito per lo stretto di Bab al-Mandab, ha innescato una fase di escalation in questo snodo strategico tra il Mar Mediterraneo e l’Oceano Indiano. Per l’Europa, per cui il Mar Rosso è oramai parte imprescindibile del proprio vicinato allargato: circa il 40% del commercio europeo con Asia e Medio Oriente attraversa il Mar Rosso, oltre il 50% dei circa 6,2 milioni di barili che passano quotidianamente lo stretto di Bab Al-Mandab è diretto in Europa. Il Mar Rosso ha anche un’importanza geoeconomica di lungo periodo, per connettività e sicurezza energetica. Per questo l’Unione Europea e l’Italia si sono attivate per rispondere alla crisi, ad esempio con strumenti di sicurezza marittima. Ma le iniziative europee ed italiane potrebbero essere più efficaci – in alcuni casi, persino risolutive – se ricalibrate e rafforzate, per esempio, da strumenti di deterrenza politica.
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Dati bibliografici
(Arturo Varvelli et al.), Roma, Aspen Institute Italia, CeSPI, ECFR, IAI, ISPI, novembre 2024, 16 p.
Executive Summary
Sfidando le onde: la sicurezza marittima
Crocevia di geo-economia: la sicurezza economica
Le conseguenze della crisi: sponda orientale ed Egitto
Le conseguenze della crisi: sponda africana
Gli imperativi strategici degli attori globali: the West and the Rest
Conclusioni: riflessioni di policy per l’Italia e l’Europa
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