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Osservatorio sulla Difesa Europea, marzo 2008

15/03/2008

10 Marzo 2008
Consiglio Affari Generali e Relazioni Esterne Ue - Afghanistan, Iran

I ministri hanno discusso la situazione in Afghanistan e riaffermato un impegno Ue di lungo periodo per il sostegno al popolo e al governo locale con particolare riferimento all'"Afghanistan Compact", accordo politico quinquennale lanciato nel 2006 su iniziativa di Kabul e delle Nazioni Unite e che inquadra la cooperazione internazionale su incremento della sicurezza, contrasto al narcotraffico, efficientamento delle strutture governative, sviluppo economico e sociale. Una conferenza internazionale che a Giugno riunirà a Parigi i donatori valuterà i progressi dell'"Afghanistan Compact".
Il Consiglio ha valutato i progressi della missione di polizia Pesd Eupol Afghanistan che, iniziata nel Giugno 2007 per la formazione della polizia locale, ha raggiunto una capacità pienamente operativa ai livelli centrale, provinciale e regionale. La missione, al momento dispiegata in 4 province (nord e ovest), coprirà tutte le regioni (16 province) entro fine primavera 2008. I ministri hanno inoltre considerato la possibilità di rafforzare ulteriormente l'impegno in Afghanistan - in particolare nei settori di polizia e stato di diritto - sempre in stretto coordinamento con la United Nations Assistance Mission in Afghanistan (UNAMA) e la missione Nato International Security Assistance Force (ISAF).
Il 17 Marzo a Lubiana, di fronte ai Presidenti delle Commissioni affari esteri dei Parlamenti nazionali degli stati membri, l'Alto Rappresentante Pesc Solana ha riconosciuto che la situazione in Afghanistan, peggiorata rispetto a tre o quattro anni fa dal punto di vista della sicurezza, della governance e del contrasto al narcotraffico, richiede un maggior impegno e coordinamento da parte del governo locale e della comunità internazionale.
I ministri hanno discusso l'ultimo rapporto dell'Agenzia Internazionale dell'Energia Atomica (AIEA) sul programma nucleare iraniano e l'adozione, il 3 Marzo, della Risoluzione 1803 (2008) del Consiglio di Sicurezza che inasprisce le sanzioni - principalmente blocco degli averi e restrizione agli spostamenti di alcuni soggetti - già predisposte dalle precedenti 1737 (2006) e 1747 (2007). L'Iran ha tre mesi di tempo per sospendere le attività di arricchimento dell'uranio, mentre lo stesso 3 Marzo una dichiarazione dei membri permanenti Onu (più la Germania e con il sostegno di Solana) ha condannato la mancanza di collaborazione di Teheran pur ribadendo la validità di un approccio duale che insieme alle sanzioni lasci aperta la strada ai negoziati.

13-14 Marzo 2008
Consiglio Europeo - Cambiamenti climatici e Sicurezza, Medio Oriente e Libano

Il Consiglio Europeo di primavera è stato dominato da tre temi principali:
- rilancio della strategia di Lisbona per il periodo 2008-2010;
- preparazione di una politica energetica e dei cambiamenti climatici intergrata;
- stabilità dei mercati finanziari.
Al secondo punto è stata associata una relazione dell'Alto Rappresentante Pesc Solana e della Commissione Europea sull'impatto dei cambiamenti climatici sulla sicurezza e la stabilità internazionali che raccomanda un incremento delle capacità Ue a fronte dei conflitti e dei disastri sul piano della ricerca, del monitoraggio, dell'early warning, della protezione civile e della cooperazione multinazionale.
Dichiarazioni della Presidenza a seguito del Consiglio hanno riguardato la situazione medio-orientale per la quale è stato ribadito il sostegno dei 27 stati membri al processo di Annapolis (Novembre 2007). E' stato confermato il riconoscimento del diritto di Israele a difendersi, ma anche la necessità che tutti i varchi siano riaperti in maniera controllata per permettere un miglioramento della gravissima situazione umanitaria a Gaza. Intanto la Commissione ha allocato 300 milioni di euro per aiuti ai palestinesi di cui 71 all'Agenzia Onu per l'assistenza e il lavoro per i palestinesi rifugiati (UNWRA).
Il Consiglio ha ribadito la disponibilità a rafforzare ed estendere la missione Eupol Copps per sostenere il rafforzamento e la riforma delle forze di sicurezza palestinesi, e a riattivare la missione di controllo Ue al valico di Rafah (Eu Bam Rafah), tra Gaza ed Egitto.
Il Consiglio ha altresì espresso sostegno al popolo e alle istituzioni libanesi per preservare l'integrità, la sovranità, l'indipendenza e la stabilità del territorio nazionale anche di fronte all'attuale impasse politico. Su tale impasse si è espresso in maniera informale anche Solana, riconoscendo la necessità che l'Ue aumenti la pressione sulla Siria.

15 Marzo 2008
Missioni Pesd - Eufor-Tchad/Rca

Eufor-Tchad/Rca, operazione militare Ue nel Ciad orientale e nel nordest della Repubblica Centrafricana, ha raggiunto la capacità operatività iniziale (circa 1.700 uomini di cui 1.100 francesi) che segna l'inizio della durata annuale della missione. La capacità piena, forte di 4.000 unità, è prevista per Giugno.
La missione si inquadra nella presenza multidimensionale stabilita dalla Risoluzione 1778 (2007) del Consiglio di Sicurezza relativa al dispiegamento della missione Onu MINURCAT, e che autorizza, nel quadro del Cap. VII della Carta delle Nazioni Unite, l'uso della forza. I compiti prevedono: protezione delle popolazioni civili e del personale dell'Onu impegnato nella regione, facilitazione dell'accesso di aiuti umanitari e del movimento delle persone.
Eufor-Tchad/Rca affronta un difficoltoso dispiegamento dei contingenti europei che ha già subito un arresto nel mese di Febbraio a causa della scarse condizioni di sicurezza dovute agli scontri tra forze ribelli e governative che il 6 Marzo hanno fatto la prima vittima tra i militari francesi.
Per quanto riguarda i paesi coinvolti, si cerca di allargarne il numero ed i contributi tra gli europei e tra i paesi terzi. Tra questi ultimi solo Albania e Russia hanno concesso una loro partecipazione, mentre trattative sono in corso con Norvegia e Ucraina. Mosca fornirà elicotteri, in linea con il più urgente bisogno della missione che è in termini di trasporto strategico ed elicotteristico.

28 Marzo 2008
Nato - Trattato Conventional Armed Forces in Europe (CFE)

Una dichiarazione del Consiglio del Nord Atlantico ha fortemente confermato l'attaccamento degli Alleati al Trattato CFE - considerato un tassello centrale della sicurezza euroatlantica - e auspicato una pronta ratifica della versione modificata del Trattato che riafferma il principio per cui forze straniere possono stazionare sul territorio di uno Stato parte al Trattato solo con il permesso dello Stato ospitante.
La Federazione Russa, che dal 12 Dicembre 2007 ha unilateralmente sospeso l'applicazione del Trattato - pur mantenendo la disponibilità ad ulteriori negoziati - è stata nuovamente sollecitata a riprenderne l'applicazione e trovare una soluzione di compromesso anche sul ritiro di truppe e strutture di Mosca dalla Georgia e dalla Moldavia.

Marzo 2008
Capacità Ue - Protezione Civile e crisi umanitarie, Export di armamenti

Il 5 Marzo è stato presentato un piano d'azione della Commissione Europea per il rafforzamento delle capacità di risposta Ue di fronte a catastrofi naturali o provocate dall'uomo nel territorio degli Stati membri ed oltre. Il piano, da realizzare entro fine 2008, si concentra sugli aspetti di protezione civile e di aiuti umanitari in un'ottica di miglior coordinamento degli assetti nazionali. In particolare si raccomandano il miglioramento dei sistemi di early warning, la trasformazione del Monitoring and Infromation centre (MIC) del meccanismo comunitario di protezione civile in uno strumento operativo dotato di risorse disponibili e provvisto di capacità di monitoraggio (con riferimento al Global Monitoring for Environment and Security, GMES) e la creazione di una "Europe-wide Disaster Response Training Network".
Il 10 Marzo l'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA) e la Commissione Europea hanno presentato un manuale sul coordinamento civile militare in caso di crisi umanitarie.
Il 13 Marzo, infine, il Parlamento Europeo ha adottato una Risoluzione che richiede l'adozione di una posizione comune per l'adozione di un Codice di Condotta dell'Ue sull'export di armamenti giuridicamente vincolante.