Osservatorio sulla Difesa Europea, gennaio 2006
1 Gennaio 2006
Unione Europea - Presidenze Austria e Finlandia: Programma Pesd
Austria e Finlandia, che si succederanno alla Presidenza dell’Ue nel corso del 2006, hanno presentato il loro programma, che tocca diverse questioni di Politica Europea di Sicurezza e Difesa, fra cui:
- il potenziamento delle capacità militari Ue sulla base dell’Headline Goal 2010, con particolare riguardo alla rapida messa a disposizione dei mezzi da parte degli Stati membri;
- l’identificazione delle capacità urgenti (fino al 2018);
- la piena operatività dell’Eda;
- il miglioramento del coordinamento civile-militare dell’Ue;
- lo snellimento delle procedure decisionali dell’Unione;
- l’attuazione del sistema di navigazione satellitare europeo Galileo e del futuro sistema globale per la sorveglianza dell’ambiente e la sicurezza “Global Monitoring for Environment and Security” (Gmes);
- il proseguimento delle missioni Pesd in corso e la preparazione per nuovi impegni in particolare nei Balcani (missione di polizia in Kosovo nel 2007);
- la lotta al terrorismo, in particolare tramite il miglioramento dello scambio dei dati e del coordinamento a livello strategico ed operativo tra gli Stati membri.
30 Gennaio 2006
Consiglio Affari e Relazioni Esterne Ue - Missioni Pesd
Il Consiglio Affari e Relazioni Esterne (CagRe) ha fatto il punto delle missioni Ue in corso, in particolare:
- Balcani: l’Ue è presente in Bosnia-Erzegovina con una missione militare (Eufor/Altea) e una di polizia, una “follow-up mission” per sostenere la lotta al crimine organizzato e le riforme di polizia locali (fino a fine 2007) partita il 1 Gennaio in sostituzione della missione (Eupm) conclusa a fine 2005. Inoltre continua il lavoro del team di consulenza Ue per le forze di polizia in Macedonia-Fyrom (Eupat), unità subentrata lo scorso mese alla missione di polizia Eupol Proxima.
- Medio Oriente: da Novembre scorso l’Ue è presente con una missione civile di polizia (Eupol Copps) a sostegno della polizia palestinese e con una missione civile di sostegno alle operazioni di frontiera al valico di Rafah (Eu Bam Rafah), tra Gaza e Egitto. Per lo svolgimento delle elezioni legislative palestinesi, tenute il 25 Gennaio, l’Ue ha fornito assistenza tecnica con una missione di osservazione e finanziaria, per un totale di 18,5 milioni di euro.
Le elezioni sono state vinte dal partito di Hamas, con il quale l’Ue non ha rapporti e che è sulla lista Ue dei gruppi terroristici. In occasione del CagRe, l’Ue ha chiarito che continuerà il supporto finanziario all’Autorità Palestinese solo se Hamas abbandonerà metodi di lotta violenta e riconoscerà il diritto di Israele ad esistere.
Gennaio 2006
Capacità Ue - Riunione Informale Difesa, Protezione Civile, Forza di Gendarmeria Europea, Agenzia Europea Difesa
Il 20 Gennaio, sotto il coordinamento della Presidenza austriaca, si è tenuto l’incontro informale dei consiglieri strategici dei Ministri della Difesa dei membri dell’Ue (direttori strategici).
In vista dell’incontro informale dei Ministri della difesa Ue ad inizio Marzo, sono stati discussi lo sviluppo delle aree di cooperazione civile-militare, l’attuazione delle capacità militari di lungo termine, la riforma del settore di sicurezza ed il miglioramento delle capacità europee di risposta in caso di disastri.
A tale ultimo proposito, il 27 Gennaio la Commissione Europea ha presentato misure di legge per migliorare la capacità di reazione del meccanismo di protezione civile Ue.
Il 23 Gennaio si è tenuta a Vicenza l’inaugurazione del Quartier Generale della Forza di Gendarmeria Europea (Fge). La struttura intergovernativa coinvolge le forze di polizia militare di Francia, Italia, Olanda, Portogallo e Spagna per un totale di circa 800 uomini (e 2.300 di riserva), dispiegabili per missioni all’estero in 30 giorni su decisione unanime dell’Alto Comitato Interministeriale che ne assicura il coordinamento politico-militare. Pur non trattandosi di struttura dell’Ue, la Fge può operare per l’Ue (in tal caso il Comitato Politico e di Sicurezza dell’Unione Europea, Cops, ne assume il controllo politico e la direzione strategica) per le principali organizzazioni internazionali di sicurezza come l’Onu, la Nato e l’Osce ed in coalizioni ad hoc.
Il 24 Gennaio si è riunito il Comitato direttivo dell’Agenzia Europea Difesa a livello dei responsabili nazionali della pianificazione. Sono state confermate le priorità nello sviluppo delle capacità essenziali per intervento rapido in caso di crisi: comando, controllo e comunicazioni (C3), rifornimento in volo e trasporto strategico. Entro il semestre di Presidenza austriaca verranno definite specifiche proposte, inserite nella visione a lungo termine alla quale l’Eda lavora.
Gennaio 2006
Unione Europea - Contrasto al Terrorismo Internazionale
Il Consiglio informale Giustizia e Affari Interni Ue del 12-14 Gennaio ha affrontato i temi del contrasto al terrorismo internazionale con particolare riguardo all’Ufficio europeo di polizia (Europol) il cui sviluppo è ritenuto cruciale ai fini di un approccio globale e coerente alla sicurezza interna dell’Ue. L’Ufficio dovrebbe infatti evolvere in autorità europea investigativa con poteri di polizia e dovrebbe incrementare l’uso dei “Joint investigative groups”.
La questione del coordinamento tra diversi organi e istituzioni operanti nel settore è stata affidata allo studio di esperti.
Il 20 Gennaio la Commissione Europea ha inoltre adottato una decisione quadro per migliorare lo scambio informativo sul casellario giudiziario dei cittadini Ue.
Il 25 Gennaio il Commissario Ue alla Giustizia, Libertà e Sicurezza Frattini ha incontrato Mueller, Direttore dell’Fbi, a proposito del rafforzamento della cooperazione operativa in materia di polizia, in particolare tra Europol e autorità americane.
Nonostante il clima di cooperazione, i metodi statunitensi di contrasto al terrorismo, oggetto di polemiche per la presunta esistenza di prigioni segrete della Cia in Europa orientale, hanno portato alla creazione di un’apposita Commissione d’inchiesta temporanea con un mandato approvato il 18 Gennaio dal Parlamento europeo.
Gennaio 2006
Europa - Non Proliferazione, Iran
Il 9 Gennaio l’Iran ha annunciato la ripresa delle attività di arricchimento dell’uranio.
Il 12 Gennaio una dichiarazione comune dei Ministri degli esteri dell’Ue-3 (Francia, Germania, Regno Unito e Solana), responsabili degli accordi di Parigi del Novembre 2004 con Teheran, ha richiesto una riunione straordinaria del Consiglio dei Governatori dell’Agenzia Internazionale dell’Energia Atomica (Aiea), prevista per il 2-3 Febbraio, al fine di coinvolgere il Consiglio di Sicurezza dell’Onu.
La posizione dell’Ue-3, condivisa dagli Usa, è stata sostenuta in occasione di una riunione che ha coinvolto anche Russia e Cina, che restano sostanzialmente indecise sulla linea da seguire al di là di una proposta di parziale trasferimento delle attività di arricchimento iraniane in territorio russo.
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Dati bibliografici
Roma, Istituto affari internazionali, 2006 -
Numero
06/01