Osservatorio sulla Difesa Europea, febbraio 2005
21 Febbraio 2005
Consiglio Affari Generali Relazioni Esterne Ue - Medio Oriente, Missione Irak
Il Consiglio ha dibattuto la situazione mediorientale, confermando il proprio supporto al rilancio del processo di pace israelo-palestinese, esprimendo la propria preoccupazione per la situazione a Beirut a seguito dell'uccisione il 14 Febbraio dell'ex primo ministro libanese Hariri e richiedendo il ritiro delle forze siriane dal Libano secondo la Risoluzione 1559 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite del 2 Settembre 2004.
Inoltre, il Cagre ha adottato un'Azione Comune per la missione dell'Ue "Eurojust Lex", finalizzata alla formazione di circa 800 tra quadri politici, magistrati (amministrazione civile) e poliziotti iracheni. La missione di sostegno allo stato di diritto avrà inizio entro il 1 Luglio e si svolgerà fuori dal territorio iracheno, a causa delle scarse condizioni di sicurezza in loco. Su proposta della Commissione Europea, sono stati approvati ulteriori 200 milioni di euro per la ricostruzione in Irak (oltre ai 350 milioni già stanziati e ai 2,2 miliardi individualmente promessi da alcuni Stati membri dell'Unione).
Il 22 Febbraio la Nato ha annunciato che tutti i 26 membri contribuiranno "in qualche modo" alla missione di addestramento delle forze di sicurezza irachene. La Nato stabilirà un centro provvisorio in Baghdad con, inizialmente, 160 tra istruttori e forze logistiche e di protezione (invece dei 300 inizialmente previsti). L'Ucraina ha confermato il ritiro dalla missione militare della coalizione in Irak, pur non escludendo che alcune sue truppe possano prendere parte alla missione di addestramento dell'Alleanza Atlantica.
22 Febbraio 2005
Usa-Ue, visita Presidente Usa - Embargo Cina
Nel corso della sua visita all'Ue, svoltasi in un clima di dialogo e riconciliazione, il Presidente Usa Bush, ha toccato diversi argomenti di politica internazionale.
Sono stati confermati i contrasti transatlantici a proposito del progetto europeo di revoca dell'embargo sulla vendita di armi alla Cina; il Congresso americano, contrario alla revoca per il rischio di trasferimento di tecnologia sensibile e l'impatto sull'equilibrio strategico con Taiwan, chiede garanzie in merito, minacciando ritorsioni.
La Francia ha confermato il proprio favore al ritiro della misura restrittiva, citando a supporto della propria tesi il comportamento del Canada, che non ha mai approvato l'embargo in questione, e dell'Australia, che lo ha revocato 10 anni fa.
Il 16 Febbraio Solana ha sottolineato che paesi come Israele e Australia vendono armi alla Cina, definendo l'embargo anacronistico e contrario allo sviluppo di relazioni con Pechino, e ricordando che vi sono regole a livello europeo (Codice di Condotta) che continuerebbero ad essere applicate.
Febbraio 2005
Unione Europea - Contrasto al Terrorismo Internazionale
Nel corso del mese, diversi organismi europei si sono occupati delle misure di contrasto al terrorismo internazionale.
Il Commissario Frattini ha presentato un progetto di relazione che la Commissione europea adotterà per commemorare gli attentati dell'11 Marzo 2004 a Madrid.
Il 10 Febbraio si è tenuta la prima riunione Eurojust di coordinamento tra procuratori ed inquirenti antiterrorismo europei (Germania, Francia, Regno Unito, Italia, Belgio e Olanda) ed americani.
Il 17 Febbraio l'Ecofin ha adottato (a maggioranza, col solo voto contrario dell'Italia) una Posizione comune in vista dell'adozione di un Regolamento sul controllo dei flussi di denaro per contrastare il finanziamento del terrorismo.
Il 23 Febbraio la Commissione Europea ha pubblicato una relazione critica sul mandato di cattura europeo ad un anno dalla sua istituzione, rilevando che 10 membri non lo applicano correttamente e che l'Italia non lo ha ancora adottato; l'Italia è l'unico Stato a non aver introdotto nella propria legislazione il mandato di cattura europeo, che sarebbe dovuto entrare in vigore in tutta l'Ue il 1 Gennaio 2004.
Il 24 Febbraio il Consiglio Giustizi ed Affari Interni ha discusso la proposta di decisione quadro per un mandato europeo per l'ottenimento di prove riguardante alcuni reati, terrorismo incluso; dopo un anno di vani tentativi, il tedesco Max-Peter Ratzel è stato designato direttore di Europol.
Il Consiglio ha deciso di autorizzare Europol e Eurojust ad accedere al Sistema d'Informazione Schengen (Sis), la rete informatizzata che permette alla polizia e agli agenti consolari di disporre di dati su persone segnalate, oggetti e veicoli ricercati.
Infine, la Presidenza Ue, in un incontro con la controparte americana a livello di ministri della giustizia tenutosi il 1 Febbraio, si è impegnata a verificare che i 15 membri dell'Unione pre-allargamento concludano le procedure per l'entrata in vigore degli accordi bilaterali di estradizione e di reciproco aiuto giudiziario.
Febbraio 2005
Ue, Esa, Stati Uniti - Impiego militare di Galileo
La Commissione Europea, sollecitata da Jean-Pol Poncelet, Director of Strategy and External Relations dell'Esa, che rimprovera all'Europa di aver rinunciato ad un impiego anche militare del sistema di navigazione satellitare Galileo, chiarisce che l'accordo firmato nel Giugno 2004 con gli Usa non ne esclude usi militari, sottolineando la compatibilità tecnica con il sistema statunitense Gps, in un quadro di reciproca autonomia.
La Commissione sta incrementando inoltre i negoziati e i contatti per associare paesi terzi al sistema Galileo: dopo gli accordi di cooperazione con Cina e Israele, sono in corso negoziati con India, Russia, Ucraina, Marocco e Argentina.
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Dati bibliografici
Roma, Istituto affari internazionali, 2005 -
Numero
05/02