Osservatorio sulla Difesa Europea, marzo 2004
Marzo 2004
Ue - Terrorismo Internazionale
L’ 11 Marzo una serie di attentati contro i trasporti pubblici ferroviari a Madrid ha provocato circa 200 morti e 1.400 feriti.
Nelle ore successive è emersa la matrice radicale islamica degli attacchi, rivendicati da Al-Quaeda e perpetrati da un gruppo di terroristi marocchini.
Gli attentati sono avvenuti a ridosso delle elezioni politiche spagnole, regolarmente effettuate il 14 Marzo; la vittoria dell’opposizione di centro-sinistra non sembra aver modificato l’impegno del paese nel contrasto al terrorismo, ma si prevede un impatto sulla politica verso la missione militare in Irak, nonché sull’auspicata ripresa del processo di adozione della Costituzione Europea, temi di contrasto con il governo spagnolo uscente.
Prima degli attentati era stata presentata una relazione riservata che stigmatizzava il generalizzato mancato adempimento da parte degli stati membri delle decisioni assunte in materia di contrasto al terrorismo internazionale nel vertice straordinario del 21 Settembre 2001, seguito agli attacchi dell’11 Settembre 2001 contro gli Stati Uniti.
La prima reazione europea, al di là delle manifestazioni di solidarietà, è avvenuta il 15 Marzo con una dichiarazione della Presidenza Irlandese, contenente uno schema di proposte di intervento sottoposte all’attenzione dei successivi Consigli.
Sempre il 15 Marzo, per una coincidenza, è avvenuta la presentazione del Rapporto del Gruppo di Personalità su Ricerca e Sicurezza, in cui si propone l’adozione di un programma di ricerca europeo specificamente dedicato allo sviluppo di tecnologie legata alla sicurezza dei cittadini, in senso ampio.
Il 18 Marzo la Commissione Europea ha presentato un Action Paper contenente cinque proposte (dichiarazione di solidarietà, implementazione delle misure legislative, contrasto ai finanziamenti, miglior coordinamento, azioni verso l’esterno) per il contrasto al terrorismo, riprendendo in parte la bozza irlandese. Il 18 Marzo inoltre si è tenuta la riunione del Coreper preparatoria dei successivi Consigli.
Il 19 Marzo un Consiglio Giustizia e Affari Interni straordinario, seguito il 22 Marzo dal Consiglio Affari Generali e Relazioni Esterne, hanno discusso ed elaborato ulteriormente tutte le proposte in vista delle decisioni del Consiglio Europeo di fine mese.
Sul piano operativo, il 23-24 Marzo si sono tenuti gli incontri fra i responsabili dei servizi di polizia europei e nazionali.
Il 25-26 Marzo infine il Consiglio Europeo ha adottato una Dichiarazione per il contrasto al terrorismo che identifica le seguenti misure:
- l’adozione della Clausola di Solidarietà fra i membri in caso di attacco terroristico, così come previsto dall’Art. I-42 della bozza di Costituzione Europea.
- l’implementazione della Strategia di Sicurezza dell’Ue.
- la revisione della strategia europea di contrasto, contenuta in un Annesso alla Dichiarazione.
- l’attuazione, entro il Giugno 2004, delle rilevanti misure legislativa già prese a livello europeo e non ancora realizzate.
- la nomina di un Coordinatore Antiterrorismo (Gijs de Vries, olandese), operante all’interno del Segretariato Generale.
- il miglioramento della cooperazione fra servizi giudiziari, di polizia e intelligence dei membri e con le strutture sopranazionali Europol e Eurojust, tramite una cellula di scambio.
- il rafforzamento dei controlli di frontiera e della sicurezza dei documenti d’identificazione.
- il contrasto ai mezzi di finanziamento delle cellule terroristiche.
- l’inclusione del contrasto al terrorismo quale elemento dei rapporti con i paesi terzi.
- il contrasto alle cause originarie del terrorismo.
- il miglioramento delle misure di protezione civile.
- il rafforzamento della collaborazione transatlantica.
La proposta di istituire un’Agenzia informativa europea autonoma, avanzata da Austria e Benelux, non ha avuto seguito.
Marzo 2004
Nato, Ue - Kosovo
Il 17 Marzo sollevamenti della maggioranza kosovara albanese contro la minoranza serba e l’amministrazione internazionale della provincia hanno determinato distruzioni in diverse aree del Kosovo, con 28 morti e oltre 600 feriti, di cui 60 fra le forze Nato della Kfor.
L’immediata reazione della Nato ha portato al dispiegamento di rinforzi (circa 2.000 uomini) provenienti dalla riserva strategica per le operazioni nei Balcani; questa operazione ha contribuito a ristabilire la calma nel giro di pochi giorni.
Il Consiglio Permanente della Nato si è riunito il 19 Marzo per analizzare la situazione, condannare le violenze e approvare le misure necessarie per il ristabilimento dell’ordine.
Gli eventi sono stati esaminati e condannati anche dall’Unione Europea, al Consiglio Affari Generali e Relazioni Esterne del 22 Marzo e al Consiglio Europeo del 25-26 Marzo; è stato ribadito l’impegno dell’Ue per garantire la sicurezza e la convivenza multietnica nell’area.
Gli atti di violenza hanno nuovamente riproposto in modo drammatico la questione dello status finale del Kosovo, territorio formalmente serbo ma sotto il controllo della comunità internazionale dal 1999.
1 Marzo 2004
Staff Militare Ue - Comandante
Il Generale francese Jean-Paul Perruche è il nuovo Comandante dello Staff Militare Europeo, subentrando al Generale Schuwirth (tedesco).
Le priorità di intervento dichiarate dal Comandante riguardano lo sviluppo delle capacità militari dell’Unione e dell’introperabilità delle forze nazionali, l’inclusione dei 10 nuovi membri dell’Ue (a partire dal 1 Maggio) e lo stabilimento della cellula di pianificazione indipendente.
22 Marzo 2004
Consiglio Affari Generali e Relazioni Esterne Ue - Forza di Reazione, Strategia Mediterranea
Il Consiglio Affari Generali e Relazioni Esterne, oltre a discutere estensivamente le questioni del terrorismo internazionale (vedi sopra), si è occupato della strategia dell’Ue nei confronti del Mediterraneo e del Medio Oriente e dello sviluppo delle capacità militari dell’Unione.
Il Consiglio Relazioni Esterne ha analizzato un documento di lavoro denominato “EU Strategic Partnership with the Mediterranean and the Middle East”, con la prospettiva di adottarne una versione finale al Consiglio Europeo di Giugno, mentre il Consiglio Affari Generali ha accolto la proposta anglo-franco-tedesca di sviluppare un “Battle Group Concept” per migliorare le capacità di reazione rapida delle forze militari, invitando alla sua adozione definitiva entro il termine del semestre.
29 Marzo 2004
Nato - Allargamento
Il 29 Marzo, con una cerimonia tenutasi a Washington, seguita il 2 Aprile da una cerimonia alla Nato a Bruxelles, l’Alleanza Atlantica ha ammesso 7 nuovi membri, Bulgaria, Estonia, Lettonia, Lituania, Romania, Slovacchia e Slovenia.
La notifica di tutte le ratifiche di accettazione del Protocollo di Adesione è avvenuta il 2 Marzo.
L’adesione alla Nato delle tre repubbliche baltiche ex sovietiche ha determinato la reazione negativa della confinante Russia, per ragioni storiche e di prestigio, ma anche a causa del dispiegamento di sistemi di difesa aerea nel loro territorio.
Cinque dei sette paesi, ad eccezione di Bulgaria e Romania, diverranno membri dell’Ue il 1 Maggio.
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Dati bibliografici
Roma, Istituto affari internazionali, 2004 -
Numero
04/03