Il mercato delle terre rare: aspetti politici e finanziari
Pochi sono al corrente che alla base delle tecnologie di uso quotidiano e industriale - dagli smartphone ai tablet fino ad arrivare ai grandi processi per la raffinazione del petrolio, le tecnologie "verdi" ed ai più sofisticati sistemi di difesa - ci sono le cosiddette terre rare. Si tratta di 17 elementi - sempre più determinanti e indispensabili per lo sviluppo economico internazionale - il cui approvvigionamento tuttavia richiede tecnologie all'avanguardia, ha costi di estrazione e produzione molto elevati e comporta elevati rischi ambientali. La posizione di quasi monopolio della Cina ha creato frizioni politico-commerciali con i maggiori paesi importatori ed alimentato, di conseguenza, il dibattito sulla sicurezza degli approvvigionamenti. Sebbene domanda e fornitura totale siano attualmente equivalenti, l'offerta di singoli elementi (ad es. neodimio e disprosio) sarà presto insufficiente. Ciò potrebbe tradursi in una forte instabilità dei prezzi per molti settori dell'economia, ed avere effetti negativi sull'integrazione e lo sviluppo di nuove tecnologie, soprattutto quelle "verdi". Data la crescente dipendenza dalle terre rare, gli squilibri caratterizzanti il loro mercato devono essere affrontati di concerto, stabilendo principi e regole comuni nell'interesse degli attori in campo.
Rielaborazione di una tesi di master in Sicurezza economica, geopolitica e intelligence, discussa nel 2013 presso la Società italiana per l'organizzazione internazionale (Sioi).
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Dati bibliografici
Roma, Istituto Affari Internazionali, 2013, 18 p. -
In:
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Numero
1304
1. Le terre rare: le principali caratteristiche
2. Il mercato, la domanda e l'offerta
3. La sicurezza degli approvvigionamenti: un problema ancora aperto
Conclusioni
Bibliografia