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Il vertice dei Sette. Ruolo e prospettive del G-7 nel mutato scenario internazionale

01/06/1994

Rappresenta il G-7 l'Occidente? E c'è ancora un Occidente da rappresentare? È possibile riportare ordine nell'economia internazionale? Come si può aiutare l'Onu a mantenere la pace nel mondo? Deve il Vertice essere una riunione privata di capi o, come per l'Unione Europea, il livello più alto di un complesso meccanismo istituzionale? È ora che il G-7 si allarghi a comprendere la Russia? E altri paesi? Con l'aiuto dei principali studiosi mondiali in tema di Gruppo dei Sette, l'Istituto Affari Internazionali ha sviscerato a fondo questi interrogativi e cercato di dare loro delle risposte. Il G-7 è una semi-istituzione. Da una parte vi è il vertice dei capi di stato e di governo. Non si tratta del gabinetto del governo mondiale (che non c'è) né del consiglio di amministrazione dell'Azienda Terra (che non funziona), ma può essere il direttore d'orchestra che, sulla base di uno spartito, dà il "la" agli strumenti, cioè le istituzioni e i tavoli negoziali internazionali. Dall'altra vi sono le varie riunioni dei ministri, di gruppi di lavoro e di quadri di monitoraggio che stanno sotto il vertice. In questo libro, che condensa i risultati della ricerca e dei vari gruppi di discussione, sono indicati i modi e i tempi di una riforma per migliorare il funzionamento di questo complesso meccanismo.

Ricerca svolta dall'Istituto Affari Internazionali (IAI) per la Presidenza del Consiglio. Capitoli 1-9 pubblicati anche in inglese in The Future of the G-7 Summits, numero speciale di The International Spectator, Vol. 39., No. 2 (April-June 1994).