The Judiciary and "Revolution" in Egypt
I continui colpi di scena sul piano legale nei due anni e mezzo che ci separano dalla "rivoluzione" del 25 gennaio 2011 in Egitto hanno ampiamente dimostrato l'importanza della magistratura in questo paese. Come per le altre istituzioni dello stato, anche la magistratura non ha subito dopo la caduta di Hosni Mubarak nessuna riforma significativa e sia il sistema tramite cui opera sia il suo personale sono stati plasmati da decenni di autoritarismo. A differenza però delle altre istituzioni pubbliche, la magistratura ha goduto - se non altro fino al 2011 - di una indiscussa reputazione di integrità e relativa indipendenza dal regime dovuta non solo al carattere comunque legalista dell'autoritarismo egiziano, ma anche all'esistenza fra le sue fila di gruppi di giudici riformisti democratici. La magistratura può dunque essere considerata allo stesso tempo, e con solidi argomenti, sia un bastione dello stato autoritario egiziano, sia attore del cambiamento. In questo saggio cercheremo per quanto possibile di far luce sul ruolo di questa istituzione complessa e a tratti contraddittoria nel contesto della transizione egiziana.
Documento preparato nell'ambito del progetto IAI "L'Egitto in transizione".
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Dati bibliografici
Roma, Istituto affari internazionali, 2013, 7 p. -
In:
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Numero
2
1. The judiciary, before and after the "25 January revolution"
2. The judiciary's role in the transition
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Ricerca27/12/2013
L'Egitto in transizione
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