Cooperazione con i paesi in via di sviluppo. Criteri pratici orientativi per l'applicazione delle norme della legge n. 38 del 9 febbraio 1979
La necessita d'adeguare la normativa al sempre maggiore impegno nel campo della cooperazione con i paesi in via di sviluppo, ha portato all'emanazione della legge 9.2.1979, n. 38, che costituisce la fonte giuridica fondamentale che regola le iniziative pubbliche e private italiane dirette a favorire il progresso economico e sociale, tecnico e culturale del Terzo Mondo. Gli interventi che lo Stato italiano può effettuare nel campo della cooperazione allo sviluppo sono numerosi e di vari tipi e vanno dall'invio di esperti e tecnici (medici, ingegneri, ecc.) appartenenti a pubbliche amministrazioni o assunti dal Ministero degli esteri con apposito contratto di diritto privata, all'invio di cittadini italiani disposti ad assumere mediante contratto di lavoro la qualifica di «volontari in servizio civile», all'attuazione nei paesi in via di sviluppo di studi e progetti tecnici elaborati da imprese ed organismi italiani, alia concessione di crediti agevolati, ecc. L'attuazione di tali interventi, nonché la realizzazione delle altre finalità della legge n. 38, postula, ovviamente, l'utilizzazione di complessi istituti giuridici e ne richiede il coordinamento con importanti settori della legislazione, come ad esempio in materia di disciplina giuridica ed economica del personale o in materia d'amministrazione e contabilità di Stato. Il volume si propone quindi di: 1) offrire una guida pratica per la soluzione di problemi interpretativi e per armonizzare le disposizioni della legge n. 38 con le norme dell'ordinamento generale e di contabilità di Stato, nel rispetto dello scopo della legge stessa, diretto ad adattare, per quanto possibile, la rigidità del bilancio statale all'esigenza di duttilità e rapidità d'azione nei nostri interventi; 2) elaborare un'interpretazione coordinata e sistematica di tutte le disposizioni della legge n. 38 e del relativo regolamento, atta a costituire una corretta prassi amministrativa; 3) fornire, infine, agli imprenditori pubblici e privati e a tutti gli organismi che intendono operare nei vari settori della cooperazione la maggior informazione sulle modalità d'attuazione delle iniziative italiane nei paesi in via di sviluppo.
Ricerca condotta dall'Istituto Affari Internazionali (IAI) per conto del Dipartimento per la Cooperazione allo sviluppo del Ministero degli Affari esteri.
1. Finalità della cooperazione allo sviluppo come scelte di azione politica ed economica
2. Attività di cooperazione nel quadro individuato dalla legge n. 38
3. Organi di indirizzo politico: Cipes, presidenza e compiti
4. Funzioni di coordinamento del Ministero degli affari esteri nel settore della cooperazione allo sviluppo
5. Criteri prioritari nell'utilizzazione dei finanziamento
6. Organi consultavi: Comitato consultivo per la cooperazione allo sviluppo; composizione, attività e compiti
7. Organi consultivi: sezione speciale del Comitato consultivo
8. Organi consultivi: sezione per il volontariato del Comitato consultivo
9. Decreto n. 128/0353 del 24 luglio 1979 relativo alla costituzione e funzionamento del comitato consultivo e delle sezioni speciali
10. Il Dipartimento per la cooperazione allo sviluppo, quale organo centrale del Ministero degli affari esteri
11. Decreto organizzativo del dipartimento
12. Competenza dei funzionari preposti. Preposizione agli uffici ed ai reparti del dipartimento
13. Comitato direzionale, composizione e compiti
14. Direttive per l'attività del dipartimento e criteri del Comitato direzionale nel campo contrattuale
15. Istituto agronomico per l'oltremare
16. Fondo speciale per la cooperazione allo sviluppo e funzionari delegati a firmare ordinativi di pagamento sulla contabilità speciale
17. Autonomia contabile, amministrativa, finanziaria del dipartimento nella gestione del fondo ed eventuale facoltà di derogare alle disposizioni del d.p.r. 30 giugno 1972, n. 748, per la stipulazione di contratti e convenzioni previsti dalla legge n. 38
18. Entrate del fondo
19. Stanziamenti aggiuntivi per l'aiuto pubblico a favore dei paesi in via di sviluppo. Legge 5 gennaio 1981, n. 7
20. Organi e attribuzioni di controllo sulla gestione del fondo
21. Norme particolari per la gestione del fondo
Esonero dall'obbligo del parere del Consiglio di stato
Stipulazione a trattativa privata e osservanza dei criteri a tale fine stabiliti dal Comitato direzionale
Aperture di credito per l'invio di somme alle rappresentanze italiane all'estero in base all'art. 13, n. 6 Aperture di credito per spese diverse da quelle previste al n. 6 dell'art. 13
Utilizzazione di somme non impegnate o non erogate anche da parte di ambasciate
Trasferimento di fondi da una ad un'altra rappresentanza all'estero. I cosiddetti girofondi
22. Iniziative di cooperazione
23. Modalità di attuazione di iniziative concernenti progettazioni, forniture, costruzioni di impianti, attrezzature e servizi
24. Organizzazione e coordinamento della partecipazione italiana a enti, organismi e fondi comunitari e internazionali
25. Studi di programmazione generale e specifica. Criteri direttivi per la concessione di contributi
26. Studi e progettazione da parte di istituti, imprese o esperti. Criteri direttivi per la concessione di sovvenzioni
27. Concessione di contributi e sovvenzioni previsti dall'art 14, lettere c) e d) e relativo procedimento
28. Esecuzione di piani e progettazioni. Art. 40 del regolamento e divieto di subappalto
29. Revoca del provvedimento concessivo di contributi e sovvenzioni. Art. 41 regolamento, rimborso di spese già effettuate
30. Modalità di versamento dei contributi e delle sovvenzioni. Art. 42 regolamento
31. Invio di esperti nei paesi in via di sviluppo
32. Volontariato: informazione, selezione, formazione e impiego di volontari
33. Formazione tecnico-scientifica, professionale e culturale di cittadini dei paesi in via di sviluppo. Concessione contributi e borse di studio. Procedimento amministrativo
34. Formazione del personale dei servizi statali o di enti pubblici
35. Norme regolamentari in materia di formazione tecnico-scientifica professionale o specifica di cittadini dei paesi in via di sviluppo
Corsi, seminari, borse di studio e di tirocinio ed altri sussidi. Art. 35
Corsi di formazione presso istituti, accademie o scuole dello stato italiano. Art. 36
Addestramento tecnico-professionale presso i Ministeri della difesa, dell'interno e delle finanze. Art. 37 del regolamento
36. Attività di cooperazione di enti, istituti ed organismi riconosciuti idonei. Concessione di contributi
37. Assistenza alle popolazioni colpite da calamità
38. Pubblicazioni, documentazioni ed informazione
39. Organizzazione e partecipazione italiana a congressi in Italia e all'estero
40. Richiesta dei paesi interessati ad iniziative di cooperazione
41. Convenzioni speciali per l'attuazione di iniziative specializzate
42. Esclusione della revisione del prezzo; impegni a carico degli esercizi successivi e rendiconti delle spese effettuate dagli enti ed organismi convenzionati
43. Personale addetto al dipartimento e relativo trattamento giuridico ed economico
44. Personale del Ministero degli affari esteri
45. Personale di magistratura ordinaria ed amministrativa
46. Personale dello stato o degli enti pubblici comandato o collocato fuori ruolo presso il dipartimento
47. Esperti italiani provenienti da enti, agenzie, ed organismi internazionali
48. Esperti nominati presso il dipartimento per attendere ad incarichi di consulenza, di studio e altro
49. Personale già assunto presso l'ex Servizio per la cooperazione per incarichi temporanei previsti dall'art. 7, 40 comma della legge n. 1222 del 1971. Inquadramento nel ruolo unico nazionale per effetto dell'art. 17, lettera e)
50. Funzionari della carriera diplomatica collocati a disposizione per incarichi speciali da svolgere presso il dipartimento
51. Esperti da inviare in servizio di cooperazione presso i paesi in via di sviluppo
52. Vigilanza delle rappresentanze sul personale inviato all'estero in servizio di cooperazione. Obblighi di detto personale ad essa correlati
53. Autorizzazione del personale previsto nelle lettere a) e b) dell'art. 18 ad assumere temporaneo impiego alla dipendenza di paesi in via di sviluppo o di organismi internazionali. Trattamento economico e previdenziale
54. Invio all'estero di esperti dipendenti da associazioni, imprese e società private in base a convenzioni appositamente stipulate
55. Divieto di esercitare professioni, industria, commercio. Divieto di percepire emolumenti aggiuntivi. Eccezioni
56. Invio di esperti in servizio di cooperazione tecnica, previa attuazione di corsi preparatori
57. Attestato finale sul servizio prestato all'estero dal personale indicato nell'art. 18. Valutabilità dei servizi nei pubblici concorsi ed altri impieghi
58. Utilizzazione di dipendenti pubblici e magistrati per incarichi di cooperazione all'estero. Collocamento a disposizione del Mae entro i limiti dei contingenti. Modalità. Trattamento economico ed obblighi dell'amministrazione di appartenenza
59. Durata degli incarichi. Proroga. Collocamento in soprannumero all'organico
60. Dipendenti di enti pubblici e docenti universitari inviati in servizio di cooperazione. Collocamento in aspettativa. Trattamento economico degli ospedalieri
61. Equiparazione del servizio all'estero a quello d'istituto. Computo ai fini della progressione di carriera e di quiescenza. Computo ai fini degli aumenti biennali. Equo indennizzo per il personale militare
62. Trattamento economico all'estero: assegni fissi e continuativi spettanti per l'interno. Indennità di servizio all'estero: indennità di prima sistemazione. Misura
63. Durata del congedo. Spese di viaggio e trasporto effetti. Rimborso spese di viaggio
64. Trattamento economico e assicurativo del personale assunto con contratto di diritto privato. Assicurazioni per la tubercolosi, invalidità, vecchiaia e superstiti dei lavoratori dipendenti. Polizza assicurativa per liquidazione di equo indennizzo per lesioni
65. Contenuto del contratto. Rimborso spese di viaggio dal domicilio in Italia al luogo di destinazione e delle spese di rimpatrio. Rimborso a favore di familiari a carico. Spese di trasporto bagaglio e masserizie. Indennità di prima sistemazione e di fine contratto.
66. Condizioni generali del contratto e deliberazione del Comitato direzionale. Norme regolamentari relative al rapporto di lavoro degli esperti privati
67. Missioni non superiori a 3 mesi. Retribuzioni. Corresponsione di anticipi. Fornitura di attrezzature indispensabili all'attuazione dell'incarico
68. Servizio di cooperazione. Maggiorazione del 30% dell'indennità di missione all'estero anche alle brevi missioni di cooperazione effettuate dal personale direttiva del Dipartimento
69. Personale in servizio di volontariato civile. Nozione
70. Domanda degli aspiranti volontari
71. Contenuto del contratto di lavoro dei volontari in servi zio civile. Trattamento economico e previdenziale. Ferie
72. Trattamento economico a carico dei soggetti indicati nelle lettere a), b) e c) dell'art. 33. Eventuale integrazione da parte del dipartimento
73. Registrazione del contratto. Convalida della qualifica di volontario. Certificazioni
74. Enti, istituti ed organismi di volontariato. Sezione speciale per il volontariato del Comitato consultivo. Riconoscimento di idoneità. Vigilanza
75. Adempimenti per ottenere il riconoscimento d'idoneità e l'approvazione di programmi relativi al volontariato
76. Concessione di contributi agli enti di volontariato riconosciuti idonei ai sensi dell'art. 37, 30 comma. Domanda
77. Convenzioni di cui all'art. 14, lettera f) e art. 16. Stipulazione. Contenuto. Modalità di pagamento. Rendiconti
78. Effetti del riconoscimento della qualifica di volontario in servizio civile, collocamento in aspettativa. Calcolo ai fini di carriera. Conservazione del posto di lavoro
79. Doveri dei volontari. Informazione della rappresentanza. Comunicazioni per cambiamento di residenza o interruzioni del servizio. Inosservanza dei doveri. Modalità di accertamento. Sanzione. Cessazione anticipata. Verbali di inizio e fine servizio
80. Altri casi di rimpatrio dei volontari. Eventuale prosecuzione del servizio di volontariato civile in sede diversa
81. Servizio volontario alternativo. Nozione. Elementi differenziatori rispetto al servizio civile non alternativo
82. Condizioni generali per l'ammissione al servizio alternativo. Requisiti soggettivi ed oggettivi all'atto della domanda
83. Soggetti con i quali può essere assunto contrattualmente l'impegno di lavoro. Contenuto e registrazione del contratto
84. Durata del servizio alternativo. Equiparazione del servizio civile alla prestazione del servizio militare
85. Domanda per ottenere il rinvio della ferma di leva. Forma, contenuto, presentazione, termine
86. Effetti della presentazione della domanda di rinvio. Facoltà del Ministero della difesa di negare il rinvio
87. Comunicazione della concessione di rinvio. Rilascio di nulla osta e riattivazione del passaporto. Termine per usufruire del rinvio concesso
88. Mutamento del luogo di destinazione o del contratto di lavoro
89. Rapporti con le rappresentanze diplomatiche e consolari. Obblighi e diritti del volontario in servizio alternativo
90. Interruzione non giustificata del servizio. Conseguenze
91. Domanda di definitiva dispensa dal servizio militare.
Forma, contenuto e termine di presentazione. Certificato di regolare servizio
92. Interruzione giustificata del servizio. Domanda di dispensa in caso di compimento parziale del servizio. Computo
93.Sospensione delle attività scolastiche. Impiego del volontario in altre attività adeguate
94. Attestato di fine servizio per i volontari in servizio civile
95. Determinazione dei contingenti di rinvii. Parere del Comitato consultivo. Considerazioni
96. Fondi per la cooperazione economica e tecnica. Oneri per il personale aggiuntivo. Spese per l'indennità di lavoro straordinario e di missione del personale ordinario, comandato ed aggiuntivo
97. Missioni di controllo delegate al personale delle rappresentanze diplomatiche territorialmente competenti
98. Finanziamento delle visite in Italia di personalità dei paesi in via di sviluppo. Spese di rappresentanza
99. Stanziamenti per la cooperazione ed oneri per l'acquisto di beni necessari all'attrezzatura ed al funzionamento del Comitato consultivo e del Comitato direzionale. Pareri degli uffici tecnici erariali sulla congruità dei corrispettivi
100. Consegnatario del dipartimento. Conferimento dell'incarico ad impiegati di ruolo. Durata quinquennale
Appendice: Leggi e regolamenti vigenti in materia di cooperazione allo sviluppo
Legge 9 febbraio 1979, n. 38: Cooperazione dell'Italia con i paesi in via di sviluppo
Legge 3 gennaio 1981, n. 7: Stanziamenti aggiuntivi per l'aiuto pubblico a favore dei paesi in via di sviluppo Legge 5 luglio 1982, n. 427: Modifiche alla legge 9 febbraio 1979, n. 38, concernente la cooperazione dell'Italia con i paesi in via di sviluppo
D.p.r. 18 ottobre 1976, n. 1068: Regolamento di esecuzione della legge 15 dicembre 1971, n. 1222, sulla cooperazione tecnica con i paesi in via di sviluppo
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