Gli eurocrati tra realtà e mitologia. Rapporto sulla Commissione Rey
Gli eurocrati, di cui si tratta in questo libro, sono i membri della Commissione delle Comunità europee, cioè dell'organo che ha il compito di sovraintendere e guidare l'integrazione economica dell'Europa. Lo studio, frutto di un lavoro comune tra alcuni collaboratori dell'Istituto affari internazionali e del gruppo che fa capo alla rivista «Agenor», analizza con precisione l'attività dell'Esecutivo di Bruxelles durante il periodo in cui esso è stato guidato dal belga Jean Rey. Vengono esaminati la degenerazione degli equilibri istituzionali, la crisi provocata dal veto francese all'adesione britannica, i problemi monetari e quelli posti dalla politica agricola comunitaria. Le conclusioni che gli autori sentono di poter trarre sono quelle di un progressivo e marcato deterioramento del ruolo della Commissione. Oggi, tuttavia, la realtà comunitaria è di nuovo in movimento. Molto dipende dai governi e da essi dipende anche la nomina della Commissione che il 1° luglio 1970 dovrà succedere a quella presieduta da Rey. La scelta degli uomini sarà di importanza cruciale e gli autori ritengono che gli eurocrati potranno tornare a giocare un ruolo in Europa solo se non si lasceranno rinchiudere in una costruzione puramente tecnocratica, ma riaffermeranno, con coraggio ed energia, la propria vocazione politica.
Capitoli 6-7 pubblicati anche in inglese come "A Future for the European Commission", in The International Spectator, Vol. 5, No. 2 (April-June 1970), p. 198-216.
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Dati bibliografici
Bologna, Il mulino, maggio 1970, 124 p. -
Numero
4
Introduzione
I. L'eredita di Hallstein
II. La degenerazione del sistema istituzionale
Ill. L'adesione britannica e la fusione dei trattati
IV. La politica agricola della Commissione
V. La politica economica e i problemi monetari
VI. Tre anni di Commissione unificata
VII. L'avvenire della Commissione
Appendici
I. Dichiarazione della Commissione delle Comunità europee
II. Epistolario Debré-Rey-Mansholt