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Integrazione, petrolio, sviluppo. Il mondo arabo si cerca

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01/05/1977

Galia Saouma nel suo lavoro ha cercato di esaminare l'emergere del mondo arabo come nuova potenza internazionale. Il petrolio è l'arma di cui gli arabi dispongono, per cui la battaglia condotta dagli arabi non è priva di ambiguità e di difficoltà. L'arma del petrolio costituisce, pertanto, nell'analisi di Saouma, solo il punto di partenza, da cui si misurano la nuova potenza degli arabi ma anche le debolezze del prossimo futuro. Perché l'arma del petrolio abbia un significato effettivamente liberatorio occorre che altre scelte siano compiute. Queste scelte riguardano il superamento delle attuali dimensioni nazionali per realizzare forme di integrazione politica ed economica. Riguardano le diverse proposte di industrializzazione, di sviluppo economico complessivo e di divisione del lavoro fra le varie regioni arabe. Riguardano infine i rapporti internazionali. E qui cade il discorso sull'Europa e il dialogo euroarabo. Una parte del mondo arabo – quella progressista – punta sulla crescita dell'Europa perché crede che il riequilibrio della potenza americana possa avvenire solo in un contesto multipolare. Un'altra parte del mondo arabo – e l'Iran – lavora invece nella prospettiva di un mondo più che mai egemonizzato dagli Stati Uniti, all'interno del quale però le sia destinato un ruolo di potenza altrimenti impossibile. Tra tutte queste contraddizioni e di fronte a queste scelte, il mondo arabo sta emergendo con gravi rischi. Galia Saouma, al di là degli auspici e delle propensioni che non manca di mettere in evidenza nel corso del suo scritto, ha lavorato a fornire un quadro di questa difficile emergenza senza mai cedere a scorciatole ideologiche.

Volume prodotto nell’ambito del progetto di ricerca “Sviluppo e stabilità nell'area mediterranea” condotto dall’Istituto Affari Internazionali (IAI) e finanziato dalla Fondazione Ford.

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