Who's Afraid of … Migration? A New European Narrative of Migration
Dall'inizio della globalizzazione la mobilità delle persone è profondamente mutata: i vecchi modelli – movimenti da sud verso nord di migranti economici di sesso maschile – sono stati sostituiti da flussi “misti” di persone che si spostano con esigenze e motivazioni varie. In Europa questi cambiamenti sono passati quasi inosservati e il discorso sulla migrazione è stato confuso e contraddittorio. Le politiche in materia hanno oscillato tra due poli: da un lato i migranti visti come un problema piuttosto che un'opportunità; dall'altro i migranti visti come persone vulnerabili, in fuga da povertà e persecuzioni. Questo saggio – attraverso un'analisi delle politiche, della terminologia giuridica, di concetti e stereotipi – propone un approccio in tre fasi per un diversa narrativa sulla migrazione, volta a limitare la manipolazione politica che, etichettando i migranti come minaccia, sta pericolosamente alimentando il razzismo e la discriminazione nei confronti dello “straniero”.
Documento prodotto nell'ambito della rete di ricerca New-Med e presentato al seminario "Changing Migration Patterns and Migration Governance in the Mediterranean Region", organizzato a Roma il 18 dicembre 2014 dall'Istituto Affari Internazionali (IAI) in cooperazione con il Segretariato dell'Osce.
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Dati bibliografici
Roma, IAI, settembre 2015, 25 p. -
Numero
15|32 -
ISBN/ISSN/DOI:
978-88-98650-56-9
Introduction
1. Migration in the globalised world: how “the new world order” has impacted on human mobility
1.1 The increasing number of armed conflicts across the world
1.2 The diffusion of new “Western-oriented” lifestyle and values
1.3 The increasing barriers to human mobility in the world
2. Distorted representation of migrants in Europe
3. Bridging the gap between reality and perception
Conclusion: Who bears the costs of misrepresenting migration?
References