Print version

Protezione del traffico aereo civile dalla minaccia cibernetica

09/12/2015

L’impiego dell’Ict ha caratterizzato in maniera crescente l’evoluzione dell’aviazione civile. La digitalizzazione e la messa in rete di strumenti tecnologici complessi implicano delle problematiche rilevanti per la sicurezza cibernetica del settore. Il Government Accountability Office ha recentemente sottolineato come alcune vulnerabilità riscontrate nei sistemi statunitensi di gestione e controllo del traffico aereo civile possano, se sfruttate, avere serie conseguenze per la sicurezza. Da tali considerazioni scaturiscono una serie di domande sul caso italiano: su quali tecnologie si basano i nostri sistemi di gestione e controllo del traffico aereo civile? Qual è il loro livello di vulnerabilità? Quali attori possono minacciare tali sistemi? E questi attori hanno le capacità tecnologiche per condurre attacchi cibernetici tali da compromettere queste infrastrutture critiche? Le limitate risorse tecniche e i diversi obiettivi degli attori non statali esaminati in questo studio, le misure messe in campo da Enav e la funzione di prevenzione delle autorità italiane consentono di affermare che il livello di rischio a cui sono esposti nel breve periodo i sistemi Atc italiani è relativamente basso. È tuttavia necessario sottolineare la necessità di mantenere un livello di attenzione alto.

Studio prodotto nell’ambito del progetto di ricerca “Protezione del traffico aereo civile dalla minaccia cibernetica”, condotto dall’Istituto Affari Internazionali (IAI) con il sostegno di Vitrociset. Presentato alla conferenza “Protezione del traffico aereo civile dalla minaccia cibernetica”, Roma, 9 dicembre 2015.

Contenuti collegati