Osservatorio sulla Difesa europea, dicembre 2015
Primo piano: 2 dicembre
Montenegro invitato a entrare nell’Alleanza
I ministri degli Esteri della Nato hanno invitato il Montenegro a iniziare le procedure per diventare il 29simo membro dell’Alleanza. La Nato e il Montenegro hanno collaborato dal 2009 tramite il Membership Action Plan, strumento che prepara gli stati a entrare a far parte dell’Alleanza. La decisione dei ministri degli Esteri prevede l’avvio nel 2016 delle procedure di adesione, al termine delle quali i paesi alleati firmeranno un protocollo che dovrà poi essere ratificato dai rispettivi parlamenti.
1 dicembre
Attivo a Bucarest nuovo quartier generale Nato
La Nato ha attivato a Bucarest il nuovo quartier generale della Divisione multinazionale sud-est, che eserciterà le funzioni di comando e controllo per le forze dispiegate in quella regione dell’Alleanza. L’attivazione del centro, che potrà contare su un personale di 280 uomini, si inserisce nel contesto dell’implementazione del Readiness Action Plan, approvato al vertice del settembre 2014 in Galles. Il Comando interforze di Napoli assicurerà il controllo operativo del nuovo quartier generale.
1 dicembre
L’Alleanza mantiene la presenza in Afghanistan
I ministri degli Esteri della Nato continueranno a sostenere la missione di addestramento Resolute Support in Afghanistan nel 2016 e a finanziare le forze di sicurezza afgane fino alla fine del 2020. La missione della Nato sarà composta da circa 12mila soldati. Le truppe Nato, impegnate esclusivamente nell’addestramento e non in operazioni di combattimento, operano attualmente nelle basi di Kabul, Bagram, Herat, Mazar-e Sharif, Kandahar e Jalalabad. I ministri si sono inoltre accordati per un ulteriore sviluppo dell’accordo Enduring Partnership con l’Afghanistan, che ha come obiettivo la creazione di una presenza a guida civile in sostituzione della missione Resolute Support.
16 dicembre
Nato e Ucraina, cooperazione nel settore della difesa
Nato e Ucraina hanno firmato la Defence Technical Co-operation Roadmap, un piano d’azione prevede una serie di misure volte all’implementazione di alcune priorità concordate in una Dichiarazione di intenti firmata nel settembre 2015. Queste riguardano il miglioramento delle capacità delle Forze armate ucraine, la cooperazione in materia di standardizzazione e codifica, la riforma dell’industria della difesa ucraina, la partecipazione di Kiev all’iniziativa Smart Defence e una maggiore cooperazione nel settore della difesa e della tecnologia. La maggior parte di tali attività prevede la partecipazione dell’Ucraina a gruppi di lavoro nell’ambito della Conferenza dei direttori nazionali degli armamenti.
19 dicembre
Il primo drone della Nato testato in California
Dopo essere decollato dalla base di Palmdale, il primo dei cinque droni Global Hawk Block 40 della Nato ha eseguito con successo una serie di test nel suo volo di due ore e mezza nei cieli della California. La Nato sta sviluppando le sue capacità di sorveglianza del terreno grazie al contributo significativo fornito da 15 paesi membri al programma Alliance Ground Surveillance (Ags). I droni verranno controllati dal centro operativo della base di Sigonella in Italia.
21 dicembre
L’Ue proroga le sanzioni contro la Russia
Il Consiglio dell’Unione europea ha prorogato le sanzioni contro la Russia fino al 31 luglio 2016 in risposta alle azioni di Mosca nella parte orientale dell’Ucraina. A marzo la durata delle sanzioni era stata infatti collegata dai leader europei alla piena implementazione degli accordi di Minsk, che sarebbe dovuta avvenire entro il 31 dicembre 2015. La mancata implementazione ha spinto il Consiglio a decidere una proroga di sei mesi delle sanzioni, che colpiscono gli scambi con la Russia in diversi settori: finanziario, energetico, della difesa e di alcuni prodotti duali.
21 dicembre
Accordo di partenariato Ue-Kazakistan
Un accordo di partenariato è stato firmato ad Astana dall’Alto rappresentante dell’Ue Federica Mogherini e dal ministro degli Affari esteri del Kazakistan Erlan Idrissov. Il nuovo accordo fornisce una base legale più strutturata per le relazioni economiche e politiche fra Ue e Kazakistan ed enfatizza il ruolo di democrazia, stato di diritto, diritti umani e diritti fondamentali, oltre al coinvolgimento della società civile nella formulazione delle politiche pubbliche kazache. Prevede inoltre una cooperazione rafforzata nell’ambito delle politiche di sicurezza e difesa, soprattutto per ciò che riguarda la stabilità regionale, le armi di distruzione di massa, la lotta internazionale contro il terrorismo e, infine, la prevenzione e la gestione dei conflitti. L’accordo interessa anche numerosi altri settori, come quello commerciale, energetico, finanziario, nonché i trasporti, il cambiamento climatico, l’occupazione, la cultura, l’educazione e la ricerca.
21 dicembre
Ue: missione di osservatori elettorali in Uganda
In risposta a una richiesta delle autorità ugandesi, una missione Ue verificherà il corretto svolgimento delle elezioni presidenziali, parlamentari e locali che si terranno il 18 febbraio 2016 nel paese africano. Il parlamentare europeo Eduard Kukan è stato nominato capo osservatore da Federica Mogherini. Un primo gruppo di dieci esperti arriverà in Uganda il 28 dicembre e vi rimarrà fino alla fine del processo elettorale. Sarà poi affiancato da 30 osservatori di lungo periodo e da altri 54 di breve periodo. Una delegazione del Parlamento europeo e di diplomatici europei sarà inoltre presente in Uganda nel giorno delle elezioni.
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Dati bibliografici
Roma, Istituto affari internazionali, 2015, 2 p. -
Numero
15/12