Nuove risorse per il bilancio dell'Unione
È auspicabile che il finanziamento del bilancio europeo provenga in misura crescente da risorse autenticamente proprie. Nuove imposte europee da utilizzarsi in tal senso devono essere finalizzate alla produzione di servizi pubblici che possano essere gestiti efficacemente soltanto a livello europeo e devono lasciare il livello della pressione fiscale complessiva invariato. Un prelievo in linea con tali principi è la carbon tax, accisa destinata a gravare sull’utilizzo di combustibili fossili che, nel processo di combustione, generano gas ad effetto serra. Al fine di evitare distorsioni e perdita di competitività per le imprese europee, la carbon tax dovrà essere accompagnata dall’imposizione di un diritto compensativo alla frontiera. Il gettito generato da questa tassa potrebbe essere utilizzato per favorire le energie rinnovabili e finanziare gli investimenti necessari alla lotta al cambiamento climatico. Altre ipotesi di imposte volte ad aumentare il flusso di risorse proprie sono la web tax, volta a garantire condizioni di leale concorrenza nel mercato interno, e una tassazione delle transazioni finanziarie sul modello dell’imposta di bollo (“stamp duty”), volta anche a diminuire la volatilità finanziaria.
Documento preparato nell’ambito del progetto “Quadro finanziario pluriennale dell’Ue 2021-2027. Risorse, strumenti e possibili sviluppi”, marzo 2018. Presentato al convegno "Quali priorità per l’Europa del futuro. Il Quadro finanziario pluriennale dell’Unione europea”, Roma, 17 aprile 2018.
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Dati bibliografici
Roma, IAI, aprile 2018, 13 p. -
In:
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Numero
18|06
Introduzione
1. La riforma del bilancio europeo
2. La carbon tax
3. Possibili addizionali risorse proprie
Riferimenti