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Le relazioni tra Italia e Russia

14/11/2018

Con il grave deterioramento delle relazioni tra Occidente e Russia seguito, in particolare, alla crisi in Ucraina del 2014, l’Italia ha avuto maggiori difficoltà a bilanciare i suoi interessi euro-atlantici con il desiderio di tenere la Russia ‘agganciata’ alle strutture di cooperazione occidentali. L’Italia ha condannato l’annessione della Crimea e il sostegno ai ribelli nel Donbass da parte della Russia, reagendo congiuntamente all’Unione Europea e alla Nato attraverso l’adozione di sanzioni economiche, il rafforzamento del fianco orientale della Nato e l’attivazione di iniziative nel campo della sicurezza cibernetica. Al tempo stesso, i governi italiani hanno cercato di tutelare gli interessi di natura politica ed economica del paese, cercando di limitare i motivi di attrito e riaprire le porte del dialogo con Mosca. Accanto alle istanze di natura politica e securitaria, l’Italia si è dimostrata particolarmente attenta alla tutela dei propri interessi economici ed energetici. L’Italia è infatti il sesto paese per volumi di scambi con la Russia e il secondo più grande importatore di gas russo in Europa. Nel tentativo di attutire l’impatto delle sanzioni sull’economia nazionale, specialmente su alcune aree leader nell’export verso la Russia, la diplomazia economica italiana ha rafforzato le relazioni bilaterali con la controparte russa, con benefici significativi sia sull’interscambio commerciale che sulla stabilità delle forniture energetiche.

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