Recenti sviluppi verso la difesa europea: opportunità e sfide per l'Italia
Con il lancio della Permanent Structured Cooperation (Pesco) a fine 2017 da parte di 25 Paesi Ue, è stato creato un meccanismo permanente e strutturato grazie al quale gli stati membri possono portare avanti progetti di cooperazione a geometria variabile. I ben 34 progetti Pesco approvati nel 2018 mirano a sviluppare o migliorare capacità militari che spaziano dai droni ai centri di addestramento, dai veicoli blindati ai satelliti. L’Italia è presente in 21 progetti, al pari della Francia, in alcuni casi con un ruolo di leader. Cooperazioni importanti saranno sviluppate con Parigi, Berlino e Madrid – ad esempio sul drone europeo ed in generale su rilevanti capacità militari terrestri, navali, aeree, spaziali e cibernetiche. Al tempo stesso nel 2018 la Francia ha lanciato, al di fuori del quadro Ue, un’iniziativa di cooperazione politico-militare volta a favorire interventi da parte di “coalizioni di volenterosi” a guida francese.
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Dati bibliografici
Roma, Camera, gennaio 2019, 18 p. -
Numero
Approfondimenti 148
Executive Summary
1. La Permanent Structured Cooperation (Pesco) ed il ruolo italiano
2. Il Fondo europeo di difesa e la partecipazione italiana
3. Le iniziative Ue e le ambizioni della Francia
Conclusioni
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