Azerbaijan and the Non-Aligned Movement: Institutionalizing the "Balanced Foreign Policy" Doctrine
La decisione dell’Azerbaigian di entrare a far parte nel maggio 2011 del Movimento dei paesi non allineati è stata interpretata in vari modi dagli osservatori interessati alle repubbliche asiatiche post-sovietiche. La partecipazione a questa organizzazione non si configura però come un radicale cambiamento nella politica estera dell’Azerbaigian, quanto piuttosto come una naturale estensione della sua "politica estera equilibrata", dottrina introdotta nei primi anni ‘90 da Heydar Aliyev, il secondo presidente del paese dopo l’indipendenza. L’Azerbaigian può oggi permettersi di esplorare diverse opzioni di politica estera, non solo grazie al livello di sviluppo raggiunto ma anche in virtù del suo decennale e sempre crescente impegno diplomatico verso i paesi e le organizzazioni internazionali del c.d. terzo mondo (Asia, Africa, Medio Oriente e America Latina). Tale impegno ha offerto infatti all’Azerbaigian la possibilità di diversificare le proprie relazioni diplomatiche, evitando così di doversi confrontare con le sole grandi potenze e di doversi adeguare ai requisiti (asimmetrici) richiesti per l'adesione alle istituzioni euro-atlantiche ed eurasiatiche. La partecipazione al Movimento dei paesi non allineati fornisce quindi all'Azerbaigian il fondamento ufficiale per una sua politica estera indipendente, permettendogli di rafforzare la propria leadership nel Caucaso meridionale – e non solo.
Documento preparato per l'Istituto Affari Internazionali (IAI), maggio 2015.
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Dati bibliografici
Roma, Istituto Affari Internazionali, maggio 2015, 23 p. -
Numero
15|11 -
ISBN/ISSN/DOI:
978-88-98650-35-4
Introduction
1. Azerbaijan and NAM: principles and objectives
2. Azerbaijan and institutional characteristics of NAM
3. NAM and Azerbaijan’s Global South diplomacy
Conclusion and Policy Implications
References