Bringing Social Justice and Human Rights Back In
Questo rapporto mette a confronto il modo in cui in Europa “parlano e praticano” il Mediterraneo quelli che operano nelle istituzioni e chi invece opera nella società civile. Sulla base di approfondite interviste a entrambi questi attori, il rapporto tende a confermare le conclusioni del primo gruppo di lavoro del progetto MEDRESET. Ossia che le istituzioni dell’Ue costruiscono il Mediterraneo attraverso tre pratiche discorsive: il Mediterraneo come spazio cruciale per gli interessi dell’Ue, come spazio pericoloso e come spazio geopolitico diverso. In netto contrasto con questo immaginario istituzionale, la società civile europea e gli attori di base costruiscono lo spazio mediterraneo attraverso tre diverse pratiche discorsive, ossia il Mediterraneo come uno spazio in cui vengono violati i valori universali; uno spazio che l’Ue domina economicamente ma non geopoliticamente o idealmente; e uno in cui si riduce lo spazio della società civile mentre prevalgono xenofobia, autoritarismo e la “politica dei muri”. Per ricostruire uno spazio mediterraneo equo - e in esso un ruolo dell’Ue flessibile, inclusivo e reattivo - gli intervistati suggeriscono due alternative politiche: una di giustizia sociale e diritti umani e una di riconciliazione.
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Dati bibliografici
Roma, IAI, maggio 2018, 23 p. -
In:
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Numero
Working Paper 11
Introduction
1. Methodology
2. Contextual and Interview Analysis
2.1 Security and Stability versus Rights and Needs
2.2 A “Region of Failures” versus “EU Hypocrisy”
2.3 Old Recipes versus the Need for a Shared New Model
2.3.1 Substance
2.3.2 Actors
2.3.3 External Powers
2.3.4 Instruments
2.4 Alternatives
2.4.1 A Policy of Social Justice and Human Rights
2.4.2 A Policy of Reconciliation
Conclusions
References
Annex: List of Interviewees