Co-ordination in Tense Times: Issues for the G7
Questo studio discute quale forma utile potrebbe prendere il coordinamento economico internazionale, nonostante il clima teso degli ultimi mesi. Per ciò che riguarda il commercio internazionale gli autori sostengono che nelle circostanze attuali sarebbe inutile puntare a negoziati ad ampio raggio o a liberalizzazioni commerciali simili a quelle del passato. Va invece considerato prioritario prevenire un ciclico ricorrere di protezionismo e rappresaglia e affrontare le preoccupazioni politiche riguardanti la globalizzazione. Riguardo alla competizione in materia fiscale si segnala il rischio di una potenziale corsa al ribasso, nonostante i progressi compiuti grazie all’iniziativa BEPS dell’OCSE. Gli autori sottolineano infine la necessità di politiche coordinate per la domanda.
Paper presentato alla conferenza internazionale “Major Challenges for Global Macroeconomic Stability. The Role of the G7”, organizzata a Roma il 27-28 marzo 2017 dall’Istituto Affari Internazionali (IAI) con il sostegno del Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale e di Banca d’Italia.
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Dati bibliografici
Roma, IAI, aprile 2017, 20 p. -
Numero
17|20 -
ISBN/ISSN/DOI:
978-88-9368-048-6
Introduction
1. International trade
1.1 Slow, unpopular and contentious: the bleak prospects of international trade
1.2 Priorities for a co-ordination agenda
1.2.1 Preventing the raise of protectionism and trade conflicts: so far, so good, but it may not last
1.2.2 China’s new status calls for political negotiations
1.2.3 Addressing concerns about globalization
2. Profit shifting and tax competition
2.1 Why is the taxation of multinational corporations (MNCs) still on the international agenda?
2.2 Why is G7 coordination required for the taxation of multinational corporations? The BEPS three years later
2.3 Unilateral tax reforms
3. Macro-coordination
Conclusion
References