Drought, Desertification and Displacement: Re-Politicising the Climate-Conflict Nexus in the Sahel
Il discorso politico e mediatico ha spesso evocato l’esistenza di un nesso tra cambiamento climatico e conflitti. Il Sahel, dove i conflitti sono in aumento e il degrado ambientale mina l’accesso a risorse naturali in diminuzione, sembrerebbe un caso di studio molto adatto per valutare l’ipotesi del nesso clima-conflitti. Osservando le tendenze a lungo termine, un’analisi della siccità saheliana negli anni ’70 e ’80 e della (presunta) desertificazione in corso del Sahel centrale evidenzia l’importanza di un approccio di ecologia politica al nesso clima-conflitto. Per scatenare la violenza armata non bastano né sono necessari i cambiamenti climatici, che possono però alimentare violenti conflitti perché contribuiscono ad erodere i fragili sistemi socio-economici e i relativi meccanismi di regolazione dei conflitti. Gli schemi di governance hanno un “peso” cruciale nel far virare i conflitti sulle risorse naturali verso un’escalation di violenza o verso una pacifica gestione. Ma va notato anche che, a lungo termine, gli stessi meccanismi di governance possono essere influenzati o intralciati dall’impatto di condizioni climatiche in mutamento.
Studio preparato nell’ambito del New-Med Research Network.
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Dati bibliografici
Roma, IAI, marzo 2022, 24 p. -
In:
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Numero
22|04 -
ISBN/ISSN/DOI:
978-88-9368-241-1
1. Introduction: The Sahel, a key test for the climate-conflict nexus hypothesis
2. Exploring the nexus across time
3. Droughts, famines and rebellions
4. Desertification, regreening and competition for land use
5. Re-politicising the climate-conflict nexus
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References