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Dynamic Change. Rethinking NATO's Capabilities, Operations and Partnerships

18/04/2013

La Nato del dopo guerra-fredda deve affrontare una serie di sfide, soprattutto per quanto riguarda i suoi compiti e le sue capacità. Gli alleati hanno cercato di affrontare la questione delle capacità concordando un programma di “smart defense” volto a compensare gli effetti nefasti della riduzione delle spese militari - selvaggiamente tagliate in Europa - attraverso lo sviluppo congiunto di piattaforme e capacità militari. Nel frattempo la dura esperienza decennale dell’Afghanistan ha spinto gli strateghi Nato ad un ripensamento non solo delle capacità necessarie per meglio affrontare le minacce del XXI secolo, ma anche del ruolo della stessa Nato in un mondo in cui il potere è esercitato da sempre più attori. L’attenzione della Nato alla partnership - con altri paesi , organizzazioni multilaterali e attori non statali - riflette la crescente consapevolezza che la governance della sicurezza richiede oggi un mix di attività militari e non militari e non può che avvenire attraverso una maggiore cooperazione tra gli attori chiave nel campo della sicurezza. Questi sono stati i principali temi di discussione alla seconda conferenza accademica sponsorizzata dal Comando alleato per la trasformazione della Nato (ACT) nel suo sforzo volto a facilitare il dialogo tra la Nato e il mondo accademico. Come già nel 2011, la conferenza si è svolta a Bologna ed è stata organizzata congiuntamente dallo IAI in collaborazione con l’Università di Bologna e l’ACT. Questa pubblicazione raccoglie una versione rivista dei contributi presentati alla conferenza.

Risultato della seconda conferenza accademica organizzata da NATO Allied Command Transformation (ACT), Università di Bologna e Istituto affari internazionali (IAI), Bologna, 26-27 ottobre 2012.

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