Europe after the Coronavirus: A "Return of the State"?
Nell’attuale contesto di pandemia da coronavirus si è molto discusso di un “ritorno dello Stato” attraverso due sue dimensioni: quella dello “Stato-società” e quella dello “Stato-mercato”. In entrambi i casi la struttura istituzionale dell’Ue limita o distorce la risposta dell’Unione europea a tal punto da preoccupare i sostenitori dell’Ue. Quanto alla prima dimensione, l’intrinseca natura tecnocratica dell’Ue e il suo modo di funzionare potrebbe spingerla a rispondere alla crisi continuando, come ha fatto negli ultimi decenni, a spostarsi sempre più dal pilastro “popolare” della democrazia a quello “costituzionale”, approfondendo quindi la crisi della democrazia liberale in Europa. Riguardo alla seconda dimensione, le norme dell’Ue limitano la possibilità del passaggio dal mercato allo Stato, una possibilità che potrebbe ora essere richiesta dai cittadini.
Paper presentato in un webinar sulle relazioni transatlantiche organizzato il 5 novembre 2020 dall’Istituto Affari Internazionali (IAI) e della Deutsche Gesellschaft für Auswärtige Politik (DGAP) in collaborazione con il Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, la Compagnia di San Paolo, il Friedrich Ebert Stiftung (Ufficio di Roma) e l’Ambasciata degli Stati Uniti in Italia.
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Dati bibliografici
Roma, IAI, novembre 2020, 13 p. -
In:
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Numero
20|32 -
ISBN/ISSN/DOI:
978-88-9368-153-7
Introduction
1. A technocratic surge?
2. A new political economy?
3. Institutional constraints
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