The Future of the Belt and Road in Europe: How China’s Connectivity Project is Being Reconfigured across the Old Continent – and What It Means for the Euro-Atlantic Alliance
L’iniziativa Belt and Road della Cina è finita in ombra nel vecchio continente dopo il deteriorarsi negli ultimi anni delle relazioni bilaterali tra gli Stati membri dell’UE e la Cina. L’uscita ufficiale dell’Italia dalla Belt and Road alla fine del 2023 ha rappresentato un ulteriore colpo alla politica estera del presidente cinese Xi Jinping. Ma in Europa la Belt and Road non sta venendo interrotta bensì riconfigurata. In Europa occidentale l’iniziativa si sta allontanando dai progetti di infrastrutture fisiche e dagli investimenti in asset industriali – questi ultimi sempre più protetti dalle acquisizioni cinesi sia dalla legislazione nazionale che da quella europea – spostandosi invece alla connettività finanziaria e monetaria. Questo cambiamento è accolto con favore da vari attori europei, tra cui a livello nazionale alcuni policy maker, le istituzioni dell’Eurozona e le principali banche. Al tempo stesso la maggior parte dei paesi dell’Europa orientale continua a promuovere progetti della Belt and Road e cerca di attrarre investimenti cinesi, suggerendo che, quando si tratta della Cina, esiste un’Europa a due velocità, sia in termini geografici che settoriali.
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Dati bibliografici
Roma, IAI, febbraio 2024, 21 p. -
In:
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Numero
24|02 -
ISBN/ISSN/DOI:
978-88-9368-316-6
Introduction
1. When the BRI reaches Southern Europe: The years of “enthusiasm”
2. Focus on Italy
3. The darkening of the BRI: The years of “pushback”
4. Two-speed Europe
5. Sino-European monetary connectivity
Conclusion
References