The G7's Task for Restoring Growth and Stability

La maggior parte dei paesi del G7 si trova ad affrontare sostanziali incertezze politiche ed economiche e problemi strutturali di lungo periodo. La prospettiva a breve termine è ragionevolmente positiva ma quelle a lungo termine sono più problematiche. Alla base di questi problemi vi sono cause economiche che durano da molti anni, legate a una scarsa crescita della produttività, a redditi e tenore di vita stagnanti, alla crescente disuguaglianza e al cambiamento tecnologico. I paesi del G7 devono lavorare sulle debolezze a breve termine, ridurre le incertezze politiche e affrontare anche i problemi a lungo termine. Nell'affrontare queste sfide sarà più efficace agire tutti insieme: (1) le misure a breve termine e medio termine per stimolare la crescita dovrebbero concentrarsi sulle misure fiscali (comprese le spese per le infrastrutture), sul normalizzare la politica monetaria, portando a termine le riforme di regolamentazione finanziaria e le politiche strutturali; (2) affrontare le incertezze della politica richiede un consenso internazionale su politiche coerenti, a partire da una maggiore certezza sulla direzione della politica commerciale e sui negoziati per la Brexit. Mandare segnali positivi sulla cooperazione commerciale sarà difficile, ma il G7 può fare progressi su alcune questione specifiche, ad esempio un codice di condotta contro le svalutazioni competitive del tasso di cambio; (3) un piano che sottolinei l’equità potrebbe includere: accordi commerciali equi, regolamentazioni finanziarie per l’equità e l’accordo sulla tassazione delle imprese internazionali al fine di garantire che le aziende paghino correttamente le tasse.

Paper presentato alla conferenza internazionale “Major Challenges for Global Macroeconomic Stability. The Role of the G7”, organizzata a Roma il 27-28 marzo 2017 dall’Istituto Affari Internazionali (IAI) con il sostegno del Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale e di Banca d’Italia.