Il confine riscoperto. Beni degli esuli, minoranze e cooperazione economica nei rapporti dell'Italia con Slovenia e Croazia
La disgregazione della Jugoslavia e il conseguimento dell'indipendenza da parte delle repubbliche di Croazia e Slovenia hanno mutato radicalmente il quadro geopolitico ai confini orientali dell'Italia. I processi politici ed economici in atto nelle due repubbliche hanno schiuso prospettive nuove di cooperazione con il nostro paese. Nel contempo, però, sono riemerse una serie di questioni irrisolte, per lo più presenti nelle aree che vanno dalle zone di confine all'Istria e Fiume, oggetto, più volte in questo secolo, di aspri conflitti politici e militari. Il problema della tutela delle rispettive minoranze - in particolare, di quella slovena in Italia e di quella italiana in Slovenia e Croazia, la cui unitarietà è stata spezzata da un nuovo confine statale - si è aggiunto alla richiesta italiana di riconsiderare, alla luce della mutata situazione, gli accordi sui beni già appartenuti ad italiani. Tutto ciò ha reso più difficile lo sviluppo di una più ampia e stabile cooperazione economica e transfrontaliera. I rapporti con la Slovenia e la Croazia sono così diventati uno dei temi più impegnativi e scottanti della politica estera italiana, anche per i loro riflessi sul processo di avvicinamento delle due repubbliche ex-jugoslave all'Unione Europea. In questo volume i rapporti politici, giuridici ed economici dell'Italia con la Slovenia e la Croazia sono esaminati in una prospettiva di ampio respiro che, oltrepassando i limiti, spesso angusti, della polemica politica contingente, tiene conto sia delle radici storiche dei problemi che il nostro paese si trova ad affrontare nell'area, sia della loro rilevanza per la politica italiana verso il più vasto scacchiere centro europeo. Il volume, che è frutto della collaborazione tra l'Istituto Affari Internazionali (Iai) di Roma e l'Istituto di Studi e Documentazione sull'Europa comunitaria e l'Europa Orientale (Isdee) di Trieste, raccoglie scritti di Ivan Bratina, Giorgio Conetti, Diego De Castro, Tito Favaretto, Ezio Giuricin, Luciano Giuricin, Ettore Greco e Sergio Romano, ed è corredato da un'ampia appendice documentaria e bibliografica.
Ricerca svolta dall'Istituto Affari Internazionali (IAI) e dall'Istituto di Studi e Documentazione sull'Europa Comunitaria e sull'Europa Orientale (ISDEE).
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Dati bibliografici
Milano, Franco Angeli, febbraio 1997, 203 p. -
Numero
15 -
ISBN/ISSN/DOI:
88-204-9959-2 ; 978-88-204-9959-4
Introduzione, di Tito Favaretto e Ettore Greco, p. 7-9
Lista delle sigle, p. 10
1. I rapporti italo-sloveni e italo-croati: una prospettiva storica, di Sergio Romano, p. 11-24
2. L'evoluzione delle relazioni politiche dell'Italia con la Slovenia e la Croazia dopo la dissoluzione della Jugoslavia, di Ettore Greco, p. 25-50
3. Aspetti giuridici delle relazioni dell'Italia con la Slovenia e la Croazia, di Giorgio Conetti, p. 51-64
4. Le relazioni economiche tra Italia, Slovenia e Croazia e le prospettive di cooperazione, di Tito Favaretto, p. 65-91
5. La comunità italiana in Croazia e Slovenia: il percorso storico, la situazione, le prospettive, di Ezio Giuricin e Luciano Giuricin, p. 92-125
6. La minoranza slovena in Italia: evoluzione storica e problemi attuali, di Ivan Bratina, p. 126-153
7. Il futuro di Trieste, di Diego de Castro, p. 154-162
Appendice documentaria, a cura di Ilaria Di Carlo, p. 163-198
1. Documenti sulla tutela delle minoranze
2. Documenti sui rapporti italo-sloveni e sull'associazione della Slovenia all'Unione Europea
3. I rapporti con Slovenia e Croazia nei discorsi parlamentari dei ministri degli Esteri italiani
Bibliografia essenziale, p. 199-203